Sul progetto KARST mancano trasparenza e condivisione

Il 1 Novembre manifestazione pubblica del Coordinamento Salviamo L'uomo di Altamura

martedì 24 ottobre 2017
Non abbassare la guardia. Almeno sino a quando le rassicurazioni verbali non saranno messe nero su bianco.

Questo l'obiettivo del Coordinamento Salviamo l'Uomo di Altamura per tenere alti i riflettori sul progetto Karst dedicato allo studio dell'Uomo.
Un progetto che tante preoccupazioni ha sollevato nei mesi scorsi per una presunta ipotesi di spostamento del reperto dalla Grotta di Lamalunga ai laboratori dell'Università la Sapienza di Roma e che è stato al centro di un confronto svolto negli uffici della Regione Puglia durante l'audizione in Commissione cultura che ha visto intorno al tavolo i dirigenti di Regione e Soprintendenza e rappresentanti del Coordinamento Europeo "Salviamo l'Uomo di Altamura".
Durante i lavori in commissione proprio dai dirigenti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali sono arrivate, sebbene solo verbalmente, le rassicurazioni su un possibile rimozione del reperto dal suo luogo naturale.

"I rappresentanti del Ministero, La Rocca e Vantaggiato, hanno dichiarato che la rimozione rappresenterebbe la fase conclusiva del progetto e sarebbe effettuata solo dopo le opportune valutazioni inerenti alla conservazione del reperto" riportano in una nota i responsabili del Coordinamento Salviamo L'uomo di Altamura.
Parole che rassicurano ma che non bastano a dissipare i dubbi sul progetto guidato dal professor Manzi "che da una parte si presenta come progetto di ricerca scientifica, dall'altra si trasforma in un progetto di valorizzazione e musealizzazione".

Di qui l'ennesima richiesta di fare trasparenza sul progetto.
"Un progetto che deve essere decisamente rimodulato come sostengono anche autorevoli studiosi e ricercatori e che nella parte finale deve assolutamente essere cambiato, perché non è per nulla accettabile a causa della sua pericolosità, data l'irreversibilità della prevista attività di rimozione dello scheletro fossile".
E per tenere alta la guardia sulla vicenda il Coordinamento ha programmato per la giornata del 1 novembre un manifestazione pubblica ovvero un passeggiata da Piazza Duomo a Lamalunga per chiedere chiarezza e condivisione del progetto.