Seu, la Asl apre un'indagine interna

Colasanto: "Verificare la correttezza del percorso medico"

giovedì 11 settembre 2014 15.37
Accertare se i medici dell'Ospedale della Murgia che hanno curato il piccolo di 18 mesi deceduto dopo tre giorni di ricovero possano aver commesso un errore di valutazione, confondendo la Seu per una gastroenterite. Un errore che potrebbe aver condannato a morte il bambino.

Questa una delle ipotesi investigative su cui sta lavorando il magistrato incaricato dalla Procura di Bari che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Nelle scorse ore sono già stata acquisite le cartelle cliniche dai due ospedali, quello della Murgia dove il bambino era ricoverato, e dal Giovanni XXIII dove è deceduto dopo un trasferimento d'urgenza.
Intanto anche la direzione generale della Asl ha avviato un'indagine interna per verificare se i medici del reparto di pediatria dell'ospedale di Altamura, dove il piccolo è stato ricoverato sabato 6 settembre e dimesso l'8 settembre per essere trasferito d'urgenza presso l'Ospedaletto di Bari, "abbiamo eseguito tutti gli atti propedeutici all'accertamento diagnostico".

Il direttore generale, Domenico Colasanto, nei prossimi giorni affiderà a due pediatri dell'azienda sanitaria barese, tra cui il primario del reparto di neonatologia del Di Venere, il compito di verificare la "correttezza del percorso" seguito dai medici di Altamura. I primi esami diagnostici effettuati nell'ospedale murgiano - fanno sapere dall'Asl - non avevano evidenziato nulla che potesse confermare il dubbio di Seu, come la tipica brusca diminuzione delle piastrine nel sangue. Solo la Tac, a cui il piccolo è stato sottoposto lunedì scorso, ha rilevato l'emorragia addominale con immediato trasferimento del paziente al pediatrico di Bari.