Prevenzione incendi, il Parco si affida agli agricoltori

L'anno scorso fiamme in 87 ettari di bosco dell'Alta Murgia

mercoledì 8 luglio 2020 08.30
Lo scorso anno ci sono stati circa 4200 incendi su tutto il territorio della Puglia. Questo il dato emerso nel vertice di protezione civile tenuto ieri a Bari per fare il punto sul pericolo di massima pericolosità degli incendi. Per la campagna antincendio boschivo, l'Arif (agenzia regionale per attività irrigue e forestali) impegna 671 uomini e impiega 81 mezzi. Attenzione elevate ai due parchi nazionali. Nel Parco nazionale dell'Alta Murgia lo scorso anno si sono registrati 44 incendi di cui 14 hanno distrutto 87 ettari di bosco e 30 incendi hanno mandato in fumo 1250 ettari di pascolo.

Quanto all'attività dei carabinieri della "Regione forestale" di Bari, sono state individuate 13 aree particolarmente sensibili al fenomeno. Al termine dell'incontro il presidente Emiliano ha visitato la sala operativa unificata, centro di coordinamento di tutte le operazioni antincendio sull'intero territorio pugliese.

Per l'attività di prevenzione l'ente Parco si affida agli agricoltori e agli allevatori. Nei giorni scorsi è scaduto il termine di presentazione per un avviso pubblico rivolto proprio al settore primario per la fase di avvistamento delle fiamme e per collocare nelle aziende agricole i serbatoi idrici. "Il Parco sta attivando il piano AIB 2020 aggiornato - spiega il presidente Francesco Tarantini - e stiamo sollecitando i sindaci del Parco ad aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco. Con Arif stretta collaborazione con convenzione a 360 gradi per la prevenzione incendi e il contenimento della fauna, oltre al miglioramento delle attività di avvistamento nel parco, zona nord ovest con la presenza di 6 postazioni di telerilevamento".

"Quest'anno - aggiunge - il Parco nazionale ha coinvolto gli agricoltori, le vere sentinelle del territorio, per realizzare fasce taglia fuoco e ospitare serbatoi d'acqua, aumentando così i punti di approvvigionamento idrico".

Inoltre è stata avviata una collaborazione con il CNR (centro nazionale per le ricerche) per il monitoraggio da satellite delle zone percorse dal fuoco. Nei prossimi giorni, inoltre, partirà una campagna di sensibilizzazione sull'importanza di assumere comportamenti corretti, nel rispetto dell'area protetta.