Politica e legalità, se ne parla con Ivan Cimmarusti

Il giornalista di BariSera cita un'informativa riguardante Altamura. Botta e risposta fra politica e informazione

lunedì 8 novembre 2010 23.00
Informazione e politica a confronto sul tema "legalità". E non solo di legalità si è parlato nel corso del dibattito ospitato lo scorso 5 novembre presso la sala convegni "Edil Habitat". Vari sono stati gli argomenti affrontati. Dalla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale Nicola Dambrosio alle dimissioni, definite "false", di Pasquale Lomurno, segretario particolare del Sindaco, che risulterebbe in realtà in ferie. Dalla questione rifiuti alle intercettazione pubblicate sul quotidiano BariSera il 9 settembre 2010, all'indomani dell'omicidio di Bartolo Dambrosio, in un articolo di Ivan Cimmarusti. Dalla raccolta differenziata alla caratterizzazione della discarica sita in contrada Le Lamie. Dalle telecamere di videosorveglianza alla sicurezza del territorio. Da quello che la Procura di Bari, scrivendo di Altamura, ha definito "intreccio mafioso-affaristico-politico" alle minacce giunte più volte al giornalista locale Alessio Dipalo.

Sull'ecomafia e sull'importanza di parlarne si è, invece, soffermato Ivan Cimmarrusti, ospite della serata, prima di cedere la parola ai sei consiglieri comunali presenti. "La Murgia, negli ultimi anni, è stata investita da tonnellate di rifiuti tossici smaltiti illecitamente. Questo ha provocato un aumento di morti per tumore. La Puglia - ha aggiunto Cimmarusti – sta vivendo una metamorfosi. Mentre prima era divisa in tanti piccoli clan che si occupavano di estorsioni, pizzo, usura, traffico di droga, ora sta conoscendo una svolta, quella del traffico illecito di rifiuti". Il giornalista di BariSera ha sottolineato come la Puglia sia seconda alla Campania – secondo il rapporto Ecomafie 2010 di Legambiente sul ciclo dei rifiuti – per le infrazioni accertate (735 rispetto alle 810 della Campania).

A moderare il botta e risposta fra i consiglieri presenti, il giornalista altamurano Antonio Ferrante. Si sono confrontati sui diversi argomenti, già affrontati più volte, Giandomenico Marroccoli (MPA), Pasquale Giorgio (Popolo della Libertà), il vicepresidente del consiglio comunale Daniele Tresca (Democrazia Cristiana), Enzo Colonna (Aria Fresca), Lello Rella (Sinistra Ecologia e Libertà) e Rosa Melodia (Altamura con Piglionica).

Partecipe il pubblico, che non ha mancato di sollevare numerose critiche. A fine serata, Ivan Cimmarusti ha citato un'informativa, depositata agli atti, riguardante il processo Domino, che, nel novembre 2009, portò all'arresto di 83 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentativo di omicidio, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, usura, turbativa d'asta e riciclaggio. L'informativa dimostrerebbe "come ci sia stata, anche da parte del clan Parisi-Stramaglia, una forma di penetrazione ad Altamura. Ci sono intercettazioni di Stramaglia e Parisi – afferma Cimmarusti - che sono a pranzo in una nota sala ricevimenti di Altamura e lì fanno riferimento a dei gruppi presenti nella città". Nell'informativa si parlerebbe di "un pentito, Antonio Perilli, consigliere comunale del Comune di Valenzano che si era prestato alle attività del clan Parisi". Perilli, interrogato dai Gico – secondo Cimmarusti – avrebbe parlato "di una donna, di professione avvocato, imparentata con il proprietario della sala ricevimenti altamurana già menzionata, in grado di ottenere informazioni all'interno degli uffici della Procura e di passarle ad altri indagati".
Politica e legalit, incontro
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