Murgia Sviluppo, Amato difende l'operato

"Debiti ripianati e conti a posto in questi anni"

venerdì 3 gennaio 2020 21.00
Risponde alla "disinformazione e buchi neri" Claudio Amato, amministratore unico della Murgia Sviluppo autore di una nota di risposta all'articolo pubblicato da Altamuralife in merito alla situazione gestionale dopo la delibera del Consiglio comunale per il ripianamento dei debiti della società partecipata. In prima battuta spiega che "la perdita ammonta ad euro 75.685 (anno 2017 e anno 2018) e non 150.000".

"Interviene all'uopo ricordare - dice - che la perdita è esattamente pari al costo del dipendente licenziato e che l'assemblea dei Soci della Murgia Sviluppo Scarl ha deciso con delibera assembleare di considerare la gestione di questo costo non come strutturale ma, come questione residuale, determinandosi anno per anno (rispetto alla presenza o meno del dipendente in azienda, viste le svariate richieste di aspettativa) come un costo da ripianare all'occorrenza, scelta questa a cui lo scrivente si è opposto. E bene ricordare a noi tutti che il risultato d'esercizio è il risultato di una somma algebrica tra costi e ricavi di gestione (insieme di eventi registrati in un esercizio) pertanto, è difficile da una parte affermare che la perdita, di un intero esercizio, sia da imputare ad un solo fatto di gestione come dall'altra parte la società avrebbe comunque sostenuto il costo del dipendente anche se non licenziato per lo stesso ammontare".

La nota, inviata in redazione, offre ad Amato la possibilità di tracciare un bilancio del suo operato: "Ricordando che la Murgia Sviluppo scarl era una società decotta e che il sottoscritto ha in questi anni di mandato provveduto a economizzare soldi pubblici per gli importi: 28 mila euro di fitti passivi tagliati; 35 mila euro di transazioni effettuate con consulenti e fornitori; 20 mila euro di taglio di interessi passivi su un fido interamente utilizzato alla data della mia nomina; estinzione di un mutuo di 100000 euro; ed infine un aumento del fatturato di circa il 20%, con un'ipotesi di chiusura del bilancio 2019 abbondantemente in attivo, malgrado il taglio delle tariffe introitate dalla società ad opera del CIS (sindaci).

Mi preme infatti far notare che nel Luglio 2017 il CIS (Sindaci) ha tagliato alcune voci di tariffario, scelta questa che ha di fatto ridotto il fatturato di circa 40000 euro. Tanto per dire che, se questa governance non avesse adempiuto a tutte queste attività la perdita sarebbe stata ben superiore e che, le aziende partecipate devono o almeno dovrebbero essere finanziate dalle pubbliche amministrazioni aderenti, in misura corretta e non al di sotto delle reali esigenze così come più volte sottolineato nelle assemblee e consigli sin dal 2013. Troppo facile cacciare le streghe e disinformare dando in pasto ai leoni da tastiera il like facile".

"Nessuna informazione leggo circa l'evasione dei procedimenti che oggi vengono evasi a differenza del passato in circa 5 giorni lavorativi e non 40", conclude Amato senza dare alcuna informazione nel merito della sentenza che vede la società da egli amministrata condannata per un "licenziamento ritorsivo".