Cava Pontrelli, Spiragli parte all'attacco del Ministero

Sotto accusa la mancata conclusione delle procedure di esproprio.

sabato 4 luglio 2015
A cura di Antonella Testini
Torna in cronaca Cava Pontrelli. A scrivere l'ennesimo atto di una lunga e intricata vicenda è stato il movimento culturale "Spiragli" che tramite il proprio legale, Laura Dicecca, ha presentato un esposto denuncia contro il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e contro la Soprintendenza "per denunciare i gravi fatti perpetrati in danno del sito paleontologico di Cava Pontrelli, relativamente alla mancata tutela e salvaguardia della paleosuperficie e alla mancata attuazione delle procedure espropriative".

"Con questo ultimo atto denunciamo l'inettitudine del Ministero, un atteggiamento che francamente non riusciamo a capire vista tutta la disponibilità del Comune di Altamura che ha già stanziato le somme" aggiunge Franco Fiore vice presidnete del Movimento e protagonista pochi mesi fa di un incontro con il ministro Dario Franceschini a cui è stata illustrata l'intera vicenda.

Come si ricorderà, dopo quasi 15 anni di mobilitazioni, lotte e polemiche, la vicenda aveva visto il consiglio comunale pronunciarsi nel luglio dello scorso anno per la manifestazione d'interesse alla acquisizione del sito, votata all'unanimità, che prevede la procedura d'esproprio.
Un atto con cui il comune si era impegnato a stanziare i fondi necessari per il passaggio della cava dai privati che ne detengono attualmente la proprietà, allo Stato. Tutta la relativa documentazione è stata trasferita sia al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che al MiBACT - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, affinché provvedano celermente ad espletare gli ultimi atti amministrativi. Ad un anno di distanza nessuna risposta è giunta dai palazzi romani.
Nulla, nonostante l'intervento dell'onorevole Lilliana Ventricelli che in più occasioni ha interpellato il Ministero e le tante iniziative intraprese proprio dal gruppo di Spiragli.
Ad intricare ulteriormente la vicenda, lo scorso aprile, le dimissioni del sindaco Mario Stacca e lo stop alla transazione della somma complessiva di 700.000 euro, di cui 2/3 a carico del Comune di Altamura, con i fondi già stanziati, ed 1/3 a carico del Parco dell'Alta Murgia", a favore della "La Valle dei Dinosauri s.r.l. ", proprietaria di Cava Pontrelli.

Due mesi di campagna elettorale hanno fatto tutto il resto contribuendo a bloccare ulteriormente le trattative in corso. L'ultimo annuncio, però, arriva da palazzo di città dove il neo primo cittadino Giacinto Forte annuncia "l'immediata risoluzione della vicenda". Idee già messe su carte e che prevedono un protocollo di intesa tra Comune, Parco dell'Alta Murgia e proprietà al fine di riaprire la cava nei mesi estivi. "Ho già raccolto la disponibilità delle parti coinvolte ad aprire la struttura individuando delle guide che possano curarla e accogliere i turisti. Intanto lavorerò anche nei confronti del ministero per accelerare l'iter per l'esproprio avendo già incontrato la disponibilità della Soprintendenza a collaborare".

"Le mie non sono farneticazioni ma proposte concrete" continua Forte che a proposito dell'esposto presentato da Spiragli commenta "Queste cose non servono ad accelerare le procedure. Anzi".

Parole che non convincono lo stesso Fiore convinto che "il ruolo del Comune in questa vicenda si è esaurito con gli ultimi atti adottati dall'amministrazione Stacca. Il sindaco ora può solo sollecitare Ministero e Sovrintendenza ma non può fare altro perchè non ha potere decisionale" conclude Fiore.
Il futuro di Cava Pontrelli per ora si sposta nelle sedi legali sperando che almeno queste possa dare uno scossone al Ministero e avviare quella fase di valorizzazione e promozione su cui Spiragli ha scommesso molti anni fa.