Campagne allagate ad Altamura

La Cia accusa il Consorzio di bonifica per la mancata difesa idraulica

sabato 12 dicembre 2020
L'associazione di categoria degli agricoltori Cia punta il dito contro il Consorzio di bonifica per gli allagamenti delle campagne di Altamura a causa della mancata realizzazione di manutenzione idraulica.

"Se per l'emergenza Covid le province di Bari e Bat si dividono tra giallo" e "arancione, per le mancate opere di manutenzione idraulica tutta la macro area è zona nera da più di 20 anni - afferma l'organizzazione - vale da dire da quando è completamente saltato qualsiasi intervento ordinario e periodico su canali, corsi d'acqua, cunette e tenuta idrogeologica del territorio. Un po' di pioggia in più ed ecco che campi coltivati e strade rurali vanno sott'acqua. E' quanto accaduto in questi giorni ad Altamura, in particolare, ma anche in ampie fasce territoriali dei comuni di Gravina, Poggiorsini, Minervino, Spinazzola, Santeramo, Cassano, Trani, Barletta, Canosa e Laterza".

"I canali e i corsi d'acqua sono ostruiti, così da avere una portata più che dimezzata in certi casi a causa di detriti, sterpaglia, rami, fango e perfino rifiuti", ha spiegato Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante. "Le acque meteoriche", ha aggiunto il direttore provinciale dell'organizzazione, Giuseppe Creanza, "scendono nelle vallate con violenza, portandosi dietro tutto ciò che raccolgono per strada. Non c'è una corretta regimentazione idrica a causa dell'assenza totale di manutenzione del territorio". "Uno stato di abbandono che danneggia gli agricoltori ma che non impedisce al Consorzio di Bonifica Terre D'Apulia di chiedere il pagamento del tributo 630, nonostante lo stesso ente sia completamente inadempiente rispetto ai servizi e alla manutenzione del territorio". "I danni sono enormi", hanno spiegato i responsabili territoriali di CIA Levante.

Il tributo 630 è proprio quello relativo alla difesa idraulica del territorio.

Chi ha già seminato rischia di veder marcire il proprio lavoro, mentre tutti gli altri potrebbero non riuscire più a seminare, viste le condizioni dei campi. Con una nota inviata al commissario straordinario unico dei Consorzi di Bonifica la Cia ha contestato la procedura relativa al contributo 630 e ha chiesto che i consorzi commissariati tornino realmente a funzionare, perché "ad oggi chiedono contributi senza erogare i servizi che ne giustificherebbero il pagamento".