Campagna contro la legionella in residenze per anziani e strutture turistiche
Controlli della Asl
lunedì 29 dicembre 2025
18.30
Quasi 1.400 strutture ricettive e di accoglienza, tra hotel, b&b e rsa, sono state coinvolte nel progetto della Asl di Bari di prevenzione e contrasto alla legionella, un batterio che prolifera nelle reti idriche ed è in grado di causare un'infezione respiratoria (legionellosi), anche in forme gravi. Da luglio a dicembre, il personale dell'azienda sanitaria ha contattato, informato e svolto controlli con l'obiettivo di tutelare la salute di ospiti, pazienti e operatori.
Il progetto è stato promosso dal direttore generale della Asl Luigi Fruscio, in accordo con il Dipartimento di Prevenzione, ed è stato organizzato dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) e dall'unità Igiene industriale.
L'iniziativa si è svolta in tre fasi. Nella prima sono state individuate le strutture presenti in provincia, tramite un lavoro di selezione effettuato in collaborazione con l'area del servizio socio sanitario della Asl, la Camera di Commercio di Bari, Pugliapromozione e Federalberghi Bari-Bat. Poi sono state inviate le comunicazioni, contenenti materiale informativo, riferimenti normativi, moduli Forms, questionari di autovalutazione e l'invito ad incontri informativi online e in presenza. Su 1.399 strutture contattate, 333 hanno aderito trasmettendo i questionari, con una percentuale complessiva di adesione pari al 23,8%, molto altra tra le rsa (91,1%), soddisfacente per gli hotel (70%) e bassa tra i b&b (15,16%).
Sulla base di criteri di priorità (mancata risposta, documento di valutazioni rischi non aggiornato, numero di posti letto, precedenti positività), sono state scelte e controllate 15 strutture (6 rsa, 3 hotel, 6 b&b) e sono stati eseguiti 157 campionamenti ambientali. In base all'esito delle analisi sono stati rilevati valori di concentrazione oltre i limiti in 12 strutture su 15. Di conseguenza sono stati attivati i servizi di igiene e sanità pubblica e sono state svolte ulteriori attività per eliminare il rischio come la bonifica delle reti interessate e nuovi campionamenti.
Il progetto è stato promosso dal direttore generale della Asl Luigi Fruscio, in accordo con il Dipartimento di Prevenzione, ed è stato organizzato dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) e dall'unità Igiene industriale.
L'iniziativa si è svolta in tre fasi. Nella prima sono state individuate le strutture presenti in provincia, tramite un lavoro di selezione effettuato in collaborazione con l'area del servizio socio sanitario della Asl, la Camera di Commercio di Bari, Pugliapromozione e Federalberghi Bari-Bat. Poi sono state inviate le comunicazioni, contenenti materiale informativo, riferimenti normativi, moduli Forms, questionari di autovalutazione e l'invito ad incontri informativi online e in presenza. Su 1.399 strutture contattate, 333 hanno aderito trasmettendo i questionari, con una percentuale complessiva di adesione pari al 23,8%, molto altra tra le rsa (91,1%), soddisfacente per gli hotel (70%) e bassa tra i b&b (15,16%).
Sulla base di criteri di priorità (mancata risposta, documento di valutazioni rischi non aggiornato, numero di posti letto, precedenti positività), sono state scelte e controllate 15 strutture (6 rsa, 3 hotel, 6 b&b) e sono stati eseguiti 157 campionamenti ambientali. In base all'esito delle analisi sono stati rilevati valori di concentrazione oltre i limiti in 12 strutture su 15. Di conseguenza sono stati attivati i servizi di igiene e sanità pubblica e sono state svolte ulteriori attività per eliminare il rischio come la bonifica delle reti interessate e nuovi campionamenti.