Anso a sostegno della trasparenza

Trasparenza nomine AGCom: arriva la richiesta ufficiale dell’ONU. A breve, il nuovo CdA Rai

lunedì 21 maggio 2012 9.49
Coordinare lo sforzo della società civile italiana a difesa della libertà di informazione e del pluralismo dei media: questo l'obbiettivo della campagna di informazione vogliamotrasparenza.it che l'Associazione Nazionale Stampa Online (Anso) sta sostenendo insieme alla Open Media Coalition.

Il network nato per la difesa della libertà di informazione "nello spazio pubblico telematico" e "nel mondo dei media" mira ad esigere dal Parlamento e dal Governo che alla selezione degli uomini dai quali dipende la libertà di informazione nel nostro Paese si proceda attraverso un sistema di selezione aperto, trasparente e rigoroso e che si assumano così la responsabilità – almeno politica – delle loro scelte.

Nei prossimi giorni, infatti, Parlamento e Governo nomineranno il nuovo Consiglio di amministrazione della RAI ed i nuovi componenti del Garante per il trattamento dei dati personali e la riservatezza e, dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. 18 uomini dai quali dipenderà in buona parte il futuro dell'informazione nel nostro Paese e, conseguentemente, la misura di libertà e democrazia della quale disporremo.

Sino ad oggi, la loro nomina è avvenuta nel buio delle segrete stanze del Parlamento e di Palazzo Chigi, lontano dallo sguardo dei cittadini, al riparo dall'attenzione dei media e, soprattutto, al di fuori di ogni meccanismo di selezione scientifico e meritocratico.

Proprio per dire basta a tale sistema, la Open Media Coalition, neonata-coalizione di numerose associazioni di cittadini, consumatori, imprese, studiosi e ricercatori nonché studenti universitari ha deciso di lanciare la suddetta campagna con l'intento di esigere trasparenza, insuperabile garanzia – specie nell'era di internet e dell'intelligenza collettiva – di processi di selezione rigorosi ed efficaci.

Ad accorgersi della questione anche l'ONU, il cui relatore speciale Frank La Rue in una lettera inviata al governo ha ufficialmente chiesto che sia adottata trasparenza nelle nomine per il rinnovo dei componenti delle autorità pubbliche di controllo. Fra queste l'AGCom, appunto. La richiesta delle Nazioni Unite sarebbe quella di poter inviare in Italia un loro rappresentante come osservatore affinché tutto si svolga con correttezza e trasparenza.