Abbattere le barriere archittettoniche

È la richiesta dei Giovani UDC. Proposta l'istituzione di un "Disability Manager"

lunedì 30 maggio 2011
A cura di Angela Colonna
Dopo aver valutato le problematiche che i cittadini diversamente abili affrontano in un paese come il nostro, non perfettamente agibile per chi ha difficoltà di deambulazione, il Movimento Giovani UDC di Altamura in collaborazione con la Segreteria Cittadina e il gruppo consiliare, in riferimento al consiglio comunale monotematico che si è tenuto lo scorso 24 maggio, propone l'istituzione di un "Disability Manager". Al vaglio l'abbattimento delle rimanenti barriere architettoniche esistenti e la realizzazione di spazi e di servizi cittadini accessibili a tutti. Questa proposta trova riscontro nel "Libro bianco per l'accessibilità e la mobilità urbana", scaturito da un confronto tra il Ministero del Lavoro e politiche sociali, le associazioni dei disabili e vari Enti Locali e sarà messa a votazione durante la prossima assise Comunale utile.

Il «Disability manager», si legge nel Libro Bianco, dovrà impegnarsi a: promuovere presso le singole componenti dell'Amministrazione comunale un'attenzione peculiare alle persone con disabilità; segnalare tempestivamente ai responsabili degli uffici eventuali iniziative e azioni che possano porsi in contrasto con gli enunciati della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità; evidenziare possibili linee-guida di intervento al fine di promuovere i diritti delle persone con disabilità; prevedere una segnaletica adeguata per l'accesso alle sedi dei servizi, definendo contrasti cromatici, colori e simbologia omogenea in modo da essere più facilmente identificabili, sia alle persone con disabilità sensoriali che psico-fisiche, oltre che agli anziani; verificare l'effettiva accessibilità delle strutture comunali in collaborazione con i diversi servizi, individuando le situazioni di difficoltà al fine del loro superamento.

"Lo stesso Libro bianco per l'accessibilità e la mobilità urbana – si legge nel comunicato - prevede che i Comuni, come il nostro, che hanno più di 50000 abitanti sono obbligati ad assumere questa figura, ma comprendendo le restrizioni economiche che il nostro Comune affronta, chiediamo di verificare se economicamente è possibile procedere all'assunzione di questa figura e segnaliamo che a livello Nazionale sono stati istituiti dei Master di secondo livello che hanno già formato questa figura professionale, altresì proponiamo che fino a che questa disponibilità non ci sia, che sia un funzionario dell'ufficio tecnico ad occuparsi di questo aspetto, cosa che è consigliata nei Comuni al di sotto dei 50000 abitanti".

Nella nota si specifica che "le stime della Banca Mondiale ci dicono che costruire strutture accessibili in partenza costa in media l'1% in più, mentre le modifiche fatte dopo comportano una spesa anche dieci volte superiore. Il nostro partito, partendo dai nostri giovani fino ad arrivare alla rappresentanza consiliare crede fermamente che questa figura potrà essere molto utile alla nostra collettività e non solo ai diversamente abili, perché oggi abbiamo tanto nelle nostre città, ma alcune volte quel palo sui marciapiedi dà fastidio a tutti. Oggi la nostra proposta è tesa a migliorare la qualità della vita nelle zone consolidate e in fase di consolidamento o che si andranno a consolidare".