300.000 pugliesi alla ricerca di un lavoro

Nuovo record disoccupazione in Puglia secondo i dati di Banca d'Italia

mercoledì 19 novembre 2014 15.48
Nuovo allarme occupazione da Banca d'Italia.

Secondo i dati raccolti dell'Istituto nei primi sei mesi dell'anno e presentati oggi, in Puglia la situazione del mercato del lavoro "è ulteriormente peggiorata".
Se da una parte i primi mesi del 2014 hanno fatto registrare segnali di ripresa, l'attività industriale "è rimasta debole" e risente principalmente del calo della domanda interna. Sul fronte occupazione la situazione resta critica. Continua a diminuire il numero degli occupati in Puglia e cresce ancora il tasso di disoccupazione, attestata al 21 per cento, "un livello superiore di oltre otto punti percentuali rispetto alla media nazionale". L'occupazione si riduce in misura rilevante nei settori agricolo e delle costruzioni. Le persone che cercano un lavoro sono più di trecentomila, in crescita del 9,8 per cento. Una battuta d'arresto che coinvolge anche il settore del turismo su cui tante speranze era state riposte. Nei primi sette mesi dell'anno sono diminuiti gli arrivi e le presenze di viaggiatori stranieri, rispettivamente del 14,9 e del 20,2 per cento.

L'export complessivamente "è in crescita" paragonato allo stesso periodo del 2013, ma le vendite all'estero comunque fanno registrare "un rallentamento". Le esportazioni aumentano del 9,4 per cento e invertono la tendenza negativa rilevata l'anno scorso. Oltre la metà dell'incremento complessivo lo si deve all'acciaio dopo la ripresa delle vendite da parte dell'Ilva. In calo invece i settori farmaceutico e di gomma e plastica.
In pratica se da una parte le aziende hanno aumentato la quantità di lavoro dall'altra non sono ancora disposte ad assumere personale rischiando di lasciare invenduti i loro stessi prodotti.
La vecchia storia del cane che si morde la coda.