Sicurezza negli ambienti di lavoro, a breve partono i controlli

Coordina la Prefettura. Verifiche sull'osservanza dei protocolli anti-Covid

giovedì 7 maggio 2020
Continuano i tavoli di coordinamento in Prefettura per accompagnare la graduale riapertura delle attività economiche e la parziale ripresa della vita civile contemperando le diverse esigenze con il comune denominatore del contenimento del contagio epidemiologico. Ieri si è svolta un'ulteriore riunione in videoconferenza, presieduta dal prefetto Antonia Bellomo, dedicata alla pianificazione delle attività di verifica delle misure di prevenzione, di sicurezza e distanziamento nei diversi luoghi di lavoro alla luce delle linee guida contenute nei protocolli di sicurezza in materia, richiamati nel d.P.C.M del 26 aprile 2020.

All'incontro hanno partecipato il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, il Responsabile SPESAL/Asl, il Dirigente dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, i Direttori Provinciali dell'Inps e dell'Inail ed il rappresentante della Camera di Commercio di Bari.

E' stata pianificata una prima fase di controlli e condivisa l'opportunità che le verifiche facciano leva soprattutto sul forte senso di responsabilità delle imprese nella puntuale osservanza delle necessarie misure di protezione individuale a tutela della salute dei lavoratori fornendo anche loro assistenza, attraverso l'apporto specialistico della ASL, nel porre in essere le adeguate cautele in relazione alla caratteristica specifica delle attività di produzione e lavoro. Tanto anche al fine di non imprimere ai controlli un approccio esclusivamente repressivo ma di improntarlo al comune convincimento che tutelare la salute dei lavoratori equivale a salvaguardare il benessere dell'intera comunità.

Si è altresì stabilito di suddividere i controlli secondo mirati criteri basati sul numero dei dipendenti delle aziende attualmente in attività, sul maggiore o minore indice di rischio per i lavoratori addetti anche rispetto alla specifica emergenza sanitaria da COVID – 19 e sulla ripartizione degli accertamenti evitando sovrapposizioni o duplicazioni di interventi.