Sinistra Ecologia e Libertà, campanello di allarme

I consiglieri regionali Cercellera e Ventricelli lamentano scarso coinvolgimento dei Gruppi di maggioranza. "Sel penalizzata sulle Presidenze di Commissione"

venerdì 11 giugno 2010 11.12
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un documento politico a firma dei consiglieri regionali di Sinistra Ecologia e Libertà Alfredo Cercellera e Michele Ventricelli.

Le Primarie nella scelta del compagno Nichi Vendola a candidato Presidente della Regione Puglia hanno rappresentato la volontà dei cittadini pugliesi di voler partecipare alla vita politica imponendo una svolta rispetto ai metodi partitici ed autoreferenziali del passato. Un entusiasmo ed una rinnovata speranza si sono concretamente manifestati intorno ad un Leader e all'idea della costruzione di un nuovo soggetto politico della Sinistra che nasce dal basso e che promuove forme diverse di partecipazione attiva degli elettori. La scelta poi di candidati autorevoli, fortemente radicati nel territorio, ha contribuito al successo elettorale di Sinistra Ecologia e Libertà.

Ora bisognava consolidare questo risultato eccezionale e non disperdere questa forte richiesta, proveniente dal basso, di cambiamento radicale rispetto ai vecchi metodi e alle scelte autocratiche ancora in uso tra i Partiti tradizionali e che, purtroppo, abbiamo conosciuto e sperimentato in passato sulla nostra pelle. I primi passi compiuti, però, non vanno nella giusta direzione.

L'esasperato ed immotivato ricorso agli esterni nella formazione della Giunta Regionale ha comportato una mortificazione delle legittime aspirazioni degli eletti che, con il loro voto e volto, rappresentano ciascuno un territorio e l'elettorato di provenienza. È vero che è prerogativa del Presidente nominare la Giunta, ma ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento, nelle varie fasi delle trattative con i Partiti, dei Gruppi Consiliari di maggioranza e, soprattutto, anche a livello di informazione, del suo Gruppo di appartenenza.

Abbiamo appreso, con molte settimane di anticipo rispetto a quando poi abbiamo formalizzato la decisione, tutto dai giornali: dai nomi dei nostri Assessori a quello del Presidente del Consiglio e del Presidente del Gruppo Consiliare di Sinistra ecologia libertà. Tutto era già deciso nelle segrete stanze dai soliti addetti ai lavori, senza alcuna reale partecipazione del Gruppo e del nostro Movimento politico.

In questa logica distorta della trattativa accentrata al vertice su tutti gli incarichi istituzionali e di governo, si innesta la penalizzazione del Gruppo S. E. L. sulle Presidenze di Commissione. Noi ci sentiamo al servizio delle Istituzioni e nessuno ha la pretesa di dover occupare le caselle previste negli incarichi istituzionali della Regione. Ma riteniamo che il Partito in quel consesso prestigioso sia degnamente rappresentato anche in proporzione alla forza espressa nella recente competizione elettorale, e che i compagni siano scelti per quelle cariche con criteri quali il consenso ricevuto, i collegamenti con il territorio, le esperienze di governo acquisite negli anni anche negli Enti Locali.

Lanciamo questo segnale di allarme perché siamo nella fase più delicata della costruzione del Partito. Segnaliamo, a tal proposito, negativamente il ritardo inaccettabile con cui si è giunti alla convocazione del Coordinamento Regionale dopo le Elezioni. Non c'è stato alcun dibattito sul risultato elettorale delle Regionali, mentre il Partito è stato sostanzialmente assente, o, meglio, impropriamente presente, in questo periodo di delicate ed importanti scelte per gli assetti futuri del Centrosinistra. Se si pensa al tacito accordo politico avvenuto con l'UDC per l'assegnazione della Presidenza della VII Commissione e del Segretario del Consiglio Regionale, si può comprendere come tutto avvenga senza il doveroso coinvolgimento del Partito e del Gruppo Consiliare.

Sia chiaro che nessuno di noi è contrario aprioristicamente a questa scelta di "real politik", ma siamo contrari che sia, ancora una volta, una scelta effettuata da pochi e non da tutto il gruppo dirigente del Partito. Il nostro "grido di dolore" all'avvio di questa importante Legislatura vuole scongiurare il pericolo reale (che stiamo avvertendo) che la costruzione del Partito possa avvenire attraverso processi verticistici e autoreferenziali, senza il naturale coinvolgimento degli iscritti del Gruppo Consiliare e degli organi dirigenti di Sinistra Ecologia e Libertà. La partita che riguarda il futuro del nostro Partito è troppo importante perché possa essere giocata senza regole condivisibili o condivise da tutti.

I CONSIGLIERI REGIONALI
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'

Michele Ventricelli
Alfredo Cercellera