PON e POIN, una bella boccata d’aria per alcune scuole

Finanziamenti per il I˚e II˚ciclo nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza. Ambienti per l'apprendimento, energie rinnovabili ed efficienza energetica

venerdì 16 luglio 2010 09.30
A cura di Antonietta Tricarico
Lo stato disastroso degli edifici scolastici in Italia, la mancanza di infrastrutture sportive e di adeguati supporti tecnologici è tristemente nota. Diverse sono le problematiche e le contraddizioni – si pensa alle lavagne interattive multimediali, ma manca la carta igienica –, tutte però riconducibili ad una sola: la cronica insufficienza di fondi per la scuola. In mancanza di adeguati sussidi all'apprendimento – che, oltre a rendere l'istruzione più al passo coi tempi, renderebbero più facile lo studio anche ai meno volenterosi – la formazione dei nostri studenti è spesso interamente affidata alla loro buona volontà e alle capacità degli insegnanti.

Con i Fondi Strutturali Europei non si possono certamente compiere miracoli, tuttavia il loro aiuto è di importanza fondamentale per migliorare alcune realtà. Attualmente c'è la possibilità per le scuole statali del primo e del secondo ciclo delle regioni dell'Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) di presentare – congiuntamente agli Enti Locali proprietari degli edifici in cui sono locate – la propria candidatura per la realizzazione di piani di intervento all'interno di uno dei seguenti Programmi Operativi ai quali Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare le invitano a partecipare.

Il primo è il PON FESR (Programma Operativo Nazionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) "Ambienti per l'Apprendimento", fa parte dell'Asse II "Qualità degli ambienti scolastici". Gli obiettivi sono: incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l'ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti. Sarà dunque possibile ottenere finanziamenti per realizzare interventi per il risparmio energetico, per la messa a norma degli impianti, per l'abbattimento di barriere architettoniche, per aumentare l'attrattività degli istituti scolastici, per promuovere le attività sportive, artistiche e ricreative.

Tra questi non sono però compresi interventi che comportino ampliamento, sopraelevazione o nuove costruzioni. L'importo complessivo messo a disposizione dalla Regione Puglia è di € 53.108.000, dei quali € 37.012.905,91 per le scuole del primo ciclo, e € 16.095.094,09 per le scuole del secondo ciclo. L'ammontare massimo per il finanziamento di ogni singola scuola è di € 350.000,00 per le scuole del primo ciclo, € 750.000,00 per le scuole del secondo ciclo. L'unico obbligo per le scuole è includere almeno un intervento finalizzato al risparmio e all'efficientamento energetico.

Il secondo è il POIN (Programma Operativo Interregionale) "Energie rinnovabili ed efficienza energetica", anche questo fa parte dell'Asse II. Potranno parteciparvi sempre Istituti scolastici statali del primo e secondo Ciclo delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza, ma a condizione che già rispettino la normativa vigente in materia di sicurezza e accessibilità, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 "Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro" e DPR 380/2001 "Testo Unico sull'edilizia"; e che si trovino all'interno di strutture emblematiche. Si potranno richiedere interventi di analisi delle prestazioni energetiche degli edifici, degli impianti e degli apparecchi, di miglioramento delle prestazioni di impianti e apparecchi, di efficientamento energetico dell'involucro.

Tra questi non sono compresi lavori inerenti locali o sistemazioni di aree per attività non riconducibili a quanto previsto nel DM del 18 dicembre 1975; rilievi, frazionamenti, accertamenti ed indagini; acquisizioni di aree od immobili; accantonamenti di cui all'art.133 c. 3 e all'art.240 del d.lgs. 163/2006. I lavori relativi a strutture e spazi in uso promiscuo saranno ammessi a finanziamento desumendo dal computo metrico la quota di lavori riconducibile agli interventi di efficientamento energetico. Gli interventi dovranno rivestire carattere di esemplarità e rappresentare un modello, replicabile a livello nazionale, per l'utilizzo di materiali innovativi e delle migliori tecnologie a favore della sostenibilità energetico-ambientale.

Il piano di interventi dovrà prevedere anche un'attività di monitoraggio dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 e dovrà concludersi con il conseguimento della certificazione energetica degli edifici. L'importo complessivo messo a disposizione dalla regione Puglia è di € 20.000.000,00. Non è prevista una ripartizione territoriale delle risorse finanziarie, si tenderà a finanziare almeno tre interventi per regione, non è predeterminata l'allocazione di risorse tra scuole del primo e secondo ciclo di istruzione. I progetti finanziati dovranno rispettare la soglia minima di € 750.000,00, e massima di € 2.000.000,00. L'unico obbligo per l'istituto è il rispetto degli indicatori di risultato con una riduzione dei consumi energetici in Kilowattora a mc/anno del 50%.

Le proposte progettuali dovranno essere inoltrate per via telematica entro il 30 ottobre 2010; e spedite, in plico chiuso, all'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia (Ufficio III, Via Castromediano 123, 70126, Bari), dove dovranno pervenire entro il 15 novembre 2010. Tutto ciò non risolverà in maniera definitiva i deficit della scuola italiana – il solo fatto che questi fondi siano previsti, e che non tutte le scuole possano usufruirne, ne indica lo stato di indigenza, quando l'investimento nell'istruzione dovrebbe essere basilare e prioritario – ma sarà sicuramente una bella boccata d'aria per gli istituti i cui progetti saranno ammessi.