Piano sociale di Zona, in arrivo 500mila euro

In mattinata alla Regione la firma del Comune di Altamura. Previsto uno "sportello virtuale" fra pubblica amministrazione e cittadini

lunedì 6 dicembre 2010 13.48
A cura di Anna Maria Colonna
In arrivo 500mila euro per i servizi sociali presenti sul territorio. L'Ambito territoriale 1 del Piano di Zona, che comprende i Comuni di Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini, aveva ottenuto il finanziamento un anno fa. Il Comune di Altamura, ente capofila dove ha sede l'Ufficio di Piano, ha firmato in mattinata alla Regione, tramite l'Ufficio di Piano ed il Coordinamento istituzionale, il disciplinare di attuazione degli interventi.

I fondi sono stati assegnati con delibera n. 121 della Regione Puglia (Servizio Programmazione Sociale) sulla base dell'avviso pubblico "per il finanziamento di strutture e interventi sociali a carattere innovativo e sperimentali". Il bando, consultabile sul Bollettino Ufficiale regionale n. 119 del 24 luglio 2008, ha l'obiettivo di "favorire la realizzazione su tutto il territorio regionale di una rete di strutture socioassistenziali e sociosanitarie e di un sistema di interventi che abbiano carattere innovativo e sperimentale".

I fondi serviranno per il "reengineering (una riprogettazione) dei servizi" nel territorio dell'Ambito. L'innovazione consisterà, tra l'altro, nella realizzazione di uno "sportello virtuale" tra la pubblica Amministrazione ed i cittadini. Ciascun cittadino che ha attivato i Servizi sociali, avrà la possibilità di verificare in tempo reale l'iter della sua istanza, creando un vero e proprio "fascicolo virtuale". Tutto ciò consentirà di alleggerire la macchina amministrativa del Piano di Zona, e quindi dei quattro Comuni, e nel contempo eviterà ai cittadini lungaggini burocratiche.

Fra le iniziative ammissibili al finanziamento c'erano, infatti, quelle utili "a promuovere l'efficiente ed efficace gestione della rete dei servizi sociosanitari attivando servizi e flussi procedurali volti ad assicurare l'accesso integrato alla rete dei servizi (PUA, UVM, segretariato sociale), anche sperimentando forme di collaborazione pubblico-privato volte a consolidare la rete di cooperazione territoriale". Ammissibili, inoltre, gli interventi atti a "promuovere la efficienza ed efficacia dei processi di erogazione delle prestazioni sociali e sociosanitarie, anche con l'impiego di nuove tecnologie e dell'ICT per azioni di monitoraggio e valutazione dell'offerta e della domanda di servizi".

"Abbiamo voluto sperimentare, grazie alle moderne tecnologie, un modello nuovo di relazione, anche per evitare che si continui a pensare ai servizi sociali come ad uno strumento che va a monetizzare il bisogno", ha affermato l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile, presente sabato sera ad Altamura. "Noi parliamo di diritti, di dignità - ha aggiunto - i diritti devono essere in qualche maniera declinati anche attraverso procedure che non lascino spazio a cadute di stile".