Peggiora la crisi idrica, Aqp riduce ancora la pressione nella rete

Meno acqua da sorgenti e minori scorte negli invasi: si corre ai ripari

mercoledì 15 ottobre 2025 19.05
Da lunedì 20 ottobre Acquedotto Puglia è costretta a nuove riduzioni di pressione sull'intera rete, per risparmiare acqua e guadagnare tempo, a causa della grave crisi idrica. Per Aqp si tratta della "più grave crisi climatica dall'inizio del millennio: precipitazioni scarse sulle fonti extraregionali che la dissetano, temperature oltre la media e poca acqua a disposizione per tutti noi".

Le sorgenti offrono oggi il 28% in meno di acqua rispetto alla media decennale, mentre gli invasi registrano un calo del 61%. A incidere ulteriormente sono i prelievi condivisi con Campania e Basilicata per usi agricoli e industriali, oltre a quelli potabili. C'è sempre meno acqua a disposizione dei cittadini. E l'Autorità di bacino dell'Appennino meridionale ha portato la severità idrica al livello massimo per il servizio potabile in Puglia.

"È una crisi lunga e profonda - ha spiegato Acqurdotto Pugliese - iniziata nel 2024 e destinata a protrarsi fino al 2026, oltre il consueto ciclo biennale. Le misure adottate (innovazioni sul sistema e riduzioni di pressione attive da ottobre 2024) finora ne hanno attenuato gli effetti, ma le previsioni restano critiche: se le condizioni non cambieranno, l'acqua basterà solo fino a gennaio 2026". Quindi l'appello rivolto ai cittadini: "per affrontare questa sfida serve l'impegno di tutti: contenere i consumi e dotarsi di un'autoclave sono gesti fondamentali per garantire continuità e sicurezza". Oltre alla riduzione dei consumi, Acquedotto Pugliese suggerisce di rinnovare gli impianti.

Infatti spiega: "Razionalizzare i consumi, riducendo il più possibile gli sprechi, e installare un sistema di autoclave, sono le migliori soluzioni che Acquedotto Pugliese consiglia di adottare sin da subito: più acqua ognuno di noi risparmierà ogni giorno, più ne rimarrà a disposizione di tutti per il domani; installare inoltre un impianto idoneo di accumulo e spinta, posizionato al piano terra, consente a chi abita ai piani alti di garantirsi acqua potabile anche in casi di pressione idrica ridotta".