«Le nostre strade? Sono diventate autostrade»

Il Comitato “Via Vecchia Buoncammino” lamenta il transito e l’alta velocità dei mezzi pesanti nella zona. Le richieste e le proposte

mercoledì 4 maggio 2011 14.00
A cura di Anna Maria Colonna
Si è costituito lo scorso anno, con l'apertura al traffico della bretella stradale di collegamento via Parisi-Stazione-via Vecchia Buoncammino. Il Comitato Via Vecchia Buoncammino era presente alla seduta consiliare di ieri. I cittadini della zona lamentano il transito e l'alta velocità dei mezzi pesanti in via Bari, via Falcicchio, via Vecchia Buoncammino e contrada Le Fogge. «Il traffico proveniente dalla Strada Statale 96 - afferma Giovanni Dambrosio, membro del Comitato e residente in via Vecchia Buoncammino - per trasferirsi verso la zona industriale, verso via Ruvo e via Corato e per incanalarsi sullo stradone nuovo aperto lo scorso anno, usa le nostre strade. Queste sono state trasformate in svincoli autostradali attraverso i quali passano, ogni giorno, innumerevoli mezzi pesanti. Parlo di tir, camion con rimorchio. Sono strade assolutamente inadeguate a sopportare questa tipologia di automezzi in quanto strette ed adatte ad un traffico cittadino. Per non parlare dell'inquinamento acustico, atmosferico e del pericolo che costituiscono per il traffico non motorizzato, cioè pedoni, ciclisti, disabili con carrozzella».

Un altro problema viene messo in evidenza. «La parte terminale di via vecchia Buoncammino – aggiunge Dambrosio – quella che conduce verso via Mura Megalitiche, è sprovvista di marciapiedi. Quando si incrociano due mezzi pesanti, occupano quasi tutto il tratto stradale e questo costituisce un grosso pericolo per i pedoni». Il Comitato chiede «un maggiore controllo sui limiti di velocità, il rispetto dell'ordinanza n. 62 del 31 marzo 2004, in cui si vieta il transito dei mezzi pesanti all'interno del Centro abitato, segnaletica orizzontale e verticale, dissuasori di velocità e, soprattutto, il collegamento fra lo stradone nuovo e via Bari, in modo da evitare alla zona residenziale in contrada Le Fogge il disagio che si vive ogni giorno».