Fondi europei all'agricoltura, la Regione ammette i ritardi

Ma scarica le responsabilità: "Colpa dei ricorsi". La Puglia rischia di perdere 176 milioni

mercoledì 26 giugno 2019
Ha assicurato che i ritardi saranno recuperati e che i fondi europei destinati alla Regione Puglia saranno presto investiti.

Queste le rassicurazioni dell'assessore regionale all'agricoltura Leo Di Gioia a margine del Comitato di Sorveglianza del PSR Puglia 2014-2020, nel corso del quale è stato approvato all'unanimità la Relazione Annuale di Attuazione (RAA) 2018 che ha confermato il raggiungimento degli obiettivi fissati.
In merito all'attuazione del Programma in corso per l'anno 2019, la macchina amministrativa ha dovuto fare i conti con i tanti ricorsi al TAR su alcuni bandi rallentando il percorso del Psr.
"E' innegabile – ha spiegato Di Gioia - che se non ci fossero stati tali ricorsi i numeri della Puglia sarebbero stati ben altri. Altrettanto innegabile è che il TAR, facendo decadere le materie del contendere, pur evidenziando le criticità dei bandi, ha riconosciuto che l'operato della Regione era sostenibile a garantire che le graduatorie producessero dei beneficiari. C'è stata una forte ostilità verso la Regione, però gli avvisi, pur carenti in alcune parti, hanno retto al primo grado dell'iter amministrativo confermando la bontà e lealtà del nostro lavoro. Oggi abbiamo fatto presente proprio questo ai Servizi della Commissione europea ovvero il perché queste risorse non sono state ancora spese. Stiamo lavorando alacremente per mettere in sicurezza gran parte delle risorse a nostra disposizione, con tecnicalità aggiuntive che ci dovrebbero consentire di rientrare nel budget che avevamo previsto".

"A tal riguardo abbiamo condiviso oggi con il partenariato socio-economico di formalizzare un'analitica relazione tecnica che dimostri il nesso di causalità tra i ritardi e i ricorsi, sì da garantirci la possibilità di rimodulare gli impegni di spesa qualora dovesse servire, pur convinti, come siamo, che gli obiettivi verranno raggiunti. E' giusto lasciare agli atti le ragioni oggettive per cui non si è stati in grado di essere agli stessi livelli delle altre regioni, sapendo anche che, quando questo vincolo cesserà, saremo in grado di essere più performanti di tanti altri territori".