Festa patronale di santa Irene senza celebrazioni

Messa del vescovo a porte chiuse in Cattedrale

martedì 5 maggio 2020
Una festa senza celebrazioni, fatta eccezione per la messa a porte chiuse. Così oggi è la giornata dedicata alla patrona di Altamura, santa Irene. In programma soltanto la messa in Cattedrale, alle ore 19.00, presieduta dal vescovo Giovanni Ricchiuti: in ossequio alle disposizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, potrà essere presente solo il numero minimo di dieci persone. Durante il momento religioso sarà ricordato l'arcivescovo Michele Castoro, nel secondo anniversario della scomparsa.

Non ci sarà la processione, saltata pure l'anno scorso per il maltempo.

Santa Irene ("Sanda Rene" nel dialetto altamurano) protegge Altamura da quasi tre secoli. L'origine storica dell'elevazione di Sant'Irene a protettrice di Altamura è radicata in una leggenda. Si narra che Altamura, essendo particolarmente esposta alle intemperie atmosferiche con caduta di fulmini a causa della sua elevata posizione a ridosso delle Murge, la scelse come patrona perché le preghiere per la sua intercessione riuscirono a a far cessare un terribile flagello. Quando nel 1726 i fulmini caddero con più frequenza e con rilevanti danni alla Cattedrale, alle case della città e del contado, provocando anche la morte di persone e di animali.

In segno di ringraziamento si decise dipingere l'immagine della Santa, vergine e martire, e si collocò il dipinto in Cattedrale, in alto dentro la prospettiva dell'altare. Venne realizzata anche una statua in legno.

Alla santa è stato dedicato un inno, scritto dal compositore altamurano Saverio Mercadante.

Pur essendo festa patronale, la giornata di Santa Irene viene vissuta in maniera molto sobria.