Emergenza cinghiali, il Parco intensifica attività

Il presidente Tarantini: “300 capi catturati negli ultimi mesi"

martedì 19 novembre 2019 08.45
Il numero di incidenti provocati dalla copiosa presenza di cinghiali nell'area perimetrale del Parco dell'Alta Murgia non si conta più. Non ultimo l'episodio che ha visto coinvolta una fiat panda nei pressi di Castel Del Monte, investita da un ungulato di enorme dimensioni. Un problema che dall'ente Parco non stanno sottovalutando, visti anche i provvedimenti e gli interventi messi in campo.

Questa la rassicurazione del presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini, che ha voluto solidarizzare con le vittime dell'ennesimo incidente causato dai cinghiali, come più volte ripetuto pericolosi sia per l'agricoltura che per l'incolumità delle persone. Il presidente del Parco dell'Alta Murgia non nasconde le difficoltà a contenere il fenomeno, vista l'alta prolificità dell'animale, anche se le iniziative non mancano e sono testimoniate dai numeri: 300 i cinghiali catturati negli ultimi mesi, di cui una ventina solo negli ultimi giorni.

Ma l'intenzione- conferma Tarantini- è quella di "mettere in campo azioni più efficaci di quelle finora attuate, che includono l'attivazione del selecontrollo nelle aree contigue dell'Alta Murgia". Insomma, dal Parco non stanno con le mani in mano per affrontare quella che è una vera e propria emergenza, .

Un problema, però, che va affrontato in sinergia con altre istituzioni. "Siamo davanti a un problema complesso per il quale è necessario il coinvolgimento della Regione e delle altre aree protette regionali e nazionali. Oggi più che mai è urgente agire in modo sinergico"- ha concluso il Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.