Duro colpo al traffico di droga

Da Japigia gli stupefacenti a fiumi verso la provincia, anche ad Altamura

mercoledì 20 marzo 2024
A Bari lo snodo cruciale, l'intera provincia come smistamento del traffico di sostanze stupefacenti. Questo è lo scenario tracciato dall'ultima inchiesta antimafia che lunedì ha portato all'esecuzione di misure restrittive nei confronti di 56 indagati, accusati di aver partecipato ad un sodalizio dedito al narcotraffico, diretto e promosso da esponenti dell'organizzazione criminale di tipo mafioso-camorristico, il clan Parisi - Palermiti, operante su Bari e provincia.

Secondo le indagini, coordinate dalla DDA nel periodo dal 2017 al 2020, le attività illecite del clan Parisi - Palermiti, avrebbero delineato un sodalizio dedito al narcotraffico: una struttura gerarchicamente articolata, composta da organizzatori, promotori, dirigenti e partecipanti, che grazie al controllo del territorio - sulla base della capacità intimidatoria dei capi dell'organizzazione - riusciva a gestire il mercato degli stupefacenti, ricorrendo, all'occorrenza, alla violenza e all'utilizzo di armi e munizioni. Nel corso delle attività, in diverse fasi, sono state sequestrati, fra l'altro, circa 80 kg di hashish, 7 kg di cocaina e 2 kg di marijuana.

Negli ultimi anni le relazioni della Dia - Direzione investigativa antimafia hanno ribadito qual è lo schema criminale del narcotraffico: è a Bari la testa della "piovra" (nel caso dell'ultima operazione Japigia) e dal capoluogo dirama i suoi tentacoli in tutta la provincia. Stando alle indagini, l'organizzazione piazzava la droga anche ad Altamura e da qui, oltre allo spaccio sul mercato locale, veniva ulteriormente smistata verso alcune città della provincia di Taranto.