Discarica Le Lamie, abbandonata a se stessa

Dopo il fallimento della società Tradeco la competenza è della Città Metropolitana

mercoledì 20 novembre 2019
Continua a far parlare di se la discarica altamurana in contrada Le Lamie che dopo il fallimento della società Tradeco è di fatto rimasta abbandonata a se stessa. Il sito, chiuso ufficialmente nel 2008 è attualmente nella fase post – operativa e dovrebbe essere gestito dalla società proprietaria ovvero la Tradeco che dovrebbe occuparsi della manutenzione del sito, dello smaltimento del percolato, della raccolta e smaltimento acque meteoriche; riutilizzo e combustione del biogas; manutenzione dei pozzi e relativa attrezzatura di campionamento delle acque sotterranee. Operazioni a cui si aggiungono i controlli e la manutenzione costanti per mantenere in buona efficienza tutto questo sistema.

Operazioni svolte sino al 2018 ovvero fino al definitivo fallimento della società Tradeco. Una situazione che si è ulteriormente aggravata a settembre scorso quando il curatore fallimentare della società altamurana che salvaguarda i creditori insoddisfatti, valutati anche i costi per la messa in sicurezza del sito, ha escluso la discarica dall'attivo della procedura concorsuale, restituendola alla società fallita senza che questa, sostanzialmente, possa porre in essere alcuna effettiva attività.

Di qui l'appello alla Città metropolitana, in qualità di ente responsabile per le discariche non più operative, "a intervenire per effettuare tutti i necessari interventi e le necessarie operazioni diretti a scongiurare rischi per la collettività e per l'ambiente e per assicurare la regolare prosecuzione della gestione post-operativa sino alla definitiva chiusura della discarica, verificando nell'immediato le garanzie cui era tenuto il soggetto gestore e la capienza degli accantonamenti per la fase di gestione post-operativa che lo stesso soggetto gestore deve aver appostato nel corso degli anni di esercizio della discarica". L'appello arriva dal consigliere regionale Enzo Colonna.

Lo stesso Colonna ha anche assicurato che la discarica è da tempo sotto osservazione di Arpa Puglia pur rimarcando la segretezza dei controlli i cui risultati non sono ancora disponibili. Il vero problema della discarica, secondo il consigliere, è la responsabilità poiché "manca il soggetto giuridicamente deputato alla custodia e alla gestione del sito".