Dimissioni del Papa, "contemplate nel codice di diritto canonico"

E' il commento di don Nunzio Falcicchio. "Un umile servitore della Vigna del Signore"

martedì 12 febbraio 2013 17.52
A cura di Angela Colonna
Ha sorpreso il mondo intero. Papa Benedetto XVI, 265esimo successore di Pietro, si è dimesso affermando di non sentirsi più adatto, per l'età avanzata (ha 86 anni) ad esercitare in modo adeguato il ministero petrino.

Joseph Ratzinger, dunque, non confida sulle sue forze fisiche e lascia dopo quasi otto anni il ministero di Vescovo di Roma. A partire dalle ore 20.00 del prossimo 28 febbraio, la sede di Roma sarà vacante e seguirà la convocazione del Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice.

"Non mi sembra sia il caso di parlare di chissà quale catastrofe", è un primo commento di don Nunzio Falcicchio appartenente alla nostra Diocesi. "Le dimissioni del papa – insiste - sono contemplate nel codice di diritto canonico. Il Papa in piena libertà le comunica al collegio dei Cardinali. Mi sembra importante sottolineare che non solo il Papa ma ogni sacerdote rappresenta Gesù Cristo in forza del Ministero affidato".

Con un invito alla preghiera, conclude: "Aveva iniziato il suo ministero dicendo: sono un umile servitore nella Vigna del Signore e ora con tutta umiltà dice che non riesce più a portare non spiritualmente ma fisicamente il peso del governo".