Dimensionamento scolastico, avazata una modifica del Piano

Ma giunge il no dalla Regione. Se ne parla tra un anno

venerdì 20 luglio 2012 10.33
A cura di Angela Colonna
Il tema del dimensionamento scolastico, tanto dibattuto durante lo scorso inverno, ha trovato la sua conclusione nella sentenza n. 147/2012 con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 19, comma 4 (D.L. 98/2011). Veniva, cioè, bocciata la riforma Gelmini. Altamura si è fermata dinanzi al progetto di ricompattare le scuole.

Intanto, a gennaio 2012, era stata già approvata l'istituzione in Altamura di un solo istituto scolastico comprensivo, che vedeva accorpate la scuola secondaria di I grado "Tommaso Fiore" e il IV Circolo Didattico "S. Giovanni Bosco", con un totale di alunni di 1311, lasciando inalterato tutto il resto dell'assetto scolastico, reggenze comprese.

A seguito di tali sviluppi, considerando l'art. 69 comma 4 (Legge 183/2011) - in cui si dispone per le istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni inferiore a 600 unità, il conferimento in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni autonome - i dirigenti delle scuole interessate hanno delineato una nota. Si chiedeva la sostituzione della scuola "Pacelli" con la scuola "S. G. Bosco". L'istanza prevedeva l'accorpamento delle scuole "Pacelli" e "Tommaso Fiore", rispettivamente con 504 e 392 alunni.

Una modifica, dunque, del "Piano di dimensionamento scolastico" proposta con Delibera di Giunta n. 63 del 3/07/2012. Ma nulla da fare. In risposta alla nota del dirigente scolastico Tommaso Cardano (scuola "S. F. d'Assisi"), arriva una precisazione a firma dell'assessore regionale Alba Sasso. Consultate le OO.SS., l'Ufficio scolastico regionale, le Province, l'Anci e il Ministro Profumo, l'assessore ha espresso l'impossibilità di riaprire l'anagrafe delle istituzioni scolastiche, in quanto il sistema informativo ha già elaborato i dati e sono terminate tutte le operazioni propedeutiche all'apertura dell'anno scolastico 2012-2013.

Dunque, dall'alto nessuna revisione del Piano adottato, ma un impegno: avviare sin dal mese di settembre la nuova programmazione 2013-14 per affrontare, con tempi più distesi, eventuali modifiche all'assetto organizzativo già deliberato.

Insomma, se ne parla tra un anno.