Decaro al Viminale: "Attentato di Altamura poteva essere una strage"

Nunziante: "Fiduciosi sulle indagini"

venerdì 6 marzo 2015 11.00
"Poteva essere una strage".

Questo il giudizio del sindaco di Bari e della Città Metropolitana Antonio Decaro sui fatti di Altamura, espresso nel corso dell'incontro tra una delegazione di sindaci dell'Anci ed il ministro dell'Interno Angelino Alfano presso il Viminale.

A margine dell'incontro, incentrato sul tema della sicurezza, Decaro ha espresso sconcerto per i gravi fatti accaduti la notte scorsa ad Altamura e solidarietà ai cittadini e alle famiglie dei giovani ragazzi feriti: "L'atto compiuto questa notte contro la sala giochi di Altamura non è semplice violenza ma un vero e proprio atto criminale che avrebbe potuto causare una strage, spezzando giovani vite innocenti. La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere e per questo ringrazio il Prefetto di Bari, Antonio Nunziante, che ha convocato e presieduto già stamattina il comitato dell'ordine e della sicurezza pubblica. Sono certo che gli inquirenti e le forze dell'ordine assicureranno in tempi rapidi alla giustizia i responsabili dell'atto criminoso. I cittadini e gli amministratori altamurani sappiano che non saranno lasciati soli".

"Sono diverse le ipotesi investigative interessanti e in fase di approfondimento riguardo alle quali gli investigatori sono fiduciosi. Speriamo di ottenere buoni risultati". Questo il commento del Prefetto di Bari, Antonio Nunziante, al termine della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi d'urgenza dopo l'attentato.

E di una "riorganizzazione delle dinamiche criminali" ha parlato il sindaco Mario Stacca dopo la riunione del comitato: "Questo evento è avvenuto in un contesto di criminalità murgiana", dichiara Stacca a proposito della bomba carta che ha ferito otto giovani, alcuni in gravi condizioni. Un attentato che è l'ultimo di una serie verificatisi in città nelle ultime settimane.

Già da un mese a questa parte, infatti si erano verificati atti intimidatori con bombe carta ai danni di una villa privata, un'automobile privata e una tipografia, producendo danni esigui. Eventi, per ora, ritenuti non collegati tra loro dagli inquirenti.