Coldiretti Bari, ecco i rappresentanti della Murgia

Rinnovato il Consiglio. L'andriese Muraglia nuovo presidente

domenica 14 ottobre 2018 10.33
L'andriese Savino Muraglia è stato eletto presidente di Coldiretti Bari e BAT per il prossimo quinquennio 2018 – 2023. Il neo eletto Presidente sarà supportato nella governance del territorio dal Consiglio composto dai presidenti delle numerose sezioni territoriali, Michele Raguso di Bari, Carlo Barnaba di Monopoli, Vincenzo Ventura di Altamura, Gianmartino Valenzano di Rutigliano, Onofrio Maiellaro di Noci, Mauro Giuseppe De Ruvo di Molfetta, Francesco Rella di Grumo Appula, Pasquale Cinone di Corato – Trani, Beniamino Nardelli di Conversano, Giovanni Colangelo di Gravina, Giuseppe Caporale, delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa, Lea Nocco, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa, Felice Penta, Presidente provinciale dell'Associazione Pensionati. I due vicepresidente eletti dal Consiglio sono Carlo Barnaba e Michele Raguso.

"Elemento centrale del nostro programma è l'impresa agricola, impegnata non solo nella creazione del reddito, ma anche nella tutela e salvaguardia delle risorse naturali e ambientali e che punta la propria strategia competitiva su un "portafoglio di valori", materiali e immateriali, attraverso cui costruisce la sua posizione di mercato e il suo ruolo sociale", ha dichiarato il neo eletto presidente, ringraziando l'assemblea dei presidenti per la fiducia accordatagli. "Rappresenteremo sempre più il sindacato imprenditoriale di filiera che Coldiretti è diventata – ha concluso il Presidente Muraglia - realizzando accordi economici, finalizzati ad assicurare la massima valorizzazione della produzione agricola anche attraverso la stipula di contratti di filiera, utili ad assicurare un giusto reddito all'impresa e prodotti di qualità a prezzi equi ai consumatori".

In cima alle battaglie di Coldiretti Bari e BAT la lotta alla criminalità nelle campagne, l'alleggerimento della macchina burocratica, oltre ad uno scontro che potrà divenire anche duro sull'etichettatura a semaforo inglese, oggi replicata e aggravata dal nutriscore francese che penalizza un prodotto di eccellenza come l'olio extravergine d'oliva ed avvantaggia incomprensibilmente prodotti come l'olio di colza.