«Ci sono talenti meno uguali di altri?»

Una petizione per modificare i criteri di ammissibilità al bando “Ritorno al futuro”. Un gruppo di giovani pugliesi parla di «discriminazione»

mercoledì 22 giugno 2011 09.30
A cura di Anna Maria Colonna
Una petizione scritta da diversi giovani pugliesi compare da alcuni giorni su siti internet e sul social network Facebook. Oggetto della nota, indirizzata al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, è il bando "Ritorno al Futuro", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana lo scorso 16 giugno. Sotto la lente d'ingrandimento dei firmatari, uno dei criteri di non ammissibilità all'avviso, quello relativo agli interventi di formazione che, alla data di pubblicazione del presente avviso, risultino già avviati.

«In questo modo - scrivono i potenziali candidati - si stanno escludendo e discriminando tantissimi giovani che, fiduciosi dell'operato del governo regionale, hanno voluto investire sul proprio futuro».

«Nel suo intervento durante la presentazione del bando - si legge nella petizione - ha detto: Questa edizione di Ritorno al futuro è figlia della consapevolezza di quanto possa essere strategico investire sul talento dei giovani dal punto di vista della qualificazione della formazione. Investire sul talento dei giovani è fondamentale, ma ci sono talenti meno uguali di altri? I giovani che hanno coraggiosamente iniziato un percorso di qualificazione della propria formazione sono meno talentuosi di quelli che lo cominceranno dopo la pubblicazione del bando? O hanno semplicemente sbagliato a non aspettare, a non perdere un anno in attesa dell'uscita del nuovo bando?»

Con questa petizione si chiedono di modificare i criteri di ammissibilità «al fine di permettere che il talento di tutti i giovani sia valorizzato». Si chiede di «non discriminare chi ha già iniziato un percorso formativo».