Botti di Natale, distrutte due vetrate della Cattedrale

E' accaduto nella notte del 25. In vigore il divieto di accensione e sparo

mercoledì 26 dicembre 2012 10.41
A cura di Angela Colonna
Nonostante il divieto di accensione e sparo di fuochi d'artificio, petardi e bombette, un primo riprovevole episodio si è già verificato ad Altamura con danni alla chiesa madre della città. Sono andate distrutte due vetrate della Cattedrale. Nella notte del 25 dicembre, dopo la Santa messa di Natale, qualcuno ha lanciato e sparato un petardo sul sagrato della chiesa, in piazza Duomo. L'esplosione, evidentemente forte, ha colpito le ultime due vetrate poste in alto della Cattedrale, adiacenti all'orologio.

In questi giorni è in vigore il divieto di accensione, lancio e sparo di razzi (dal 13 dicembre al 6 gennaio) ed è seguito da una linea dura da parte delle forze dell'ordine.

All'ordinanza del sindaco Mario Stacca del 12 dicembre, si sono aggiunte nuove disposizioni che ricordiamo qui di seguito sinteticamente.

Niente botti a chi ha meno di 18 anni. I negozianti potranno venderli solo ai maggiorenni. I fuochi pirotecnici meno pericolosi, come fontane e girandole, si potranno acquistare in edicole o tabaccherie, ma in quantità limitata. Gli esplosivi più potenti potranno essere messi in commercio solo nelle armerie, ma per poter portare a casa un razzo o un petardo ci vorrà il nulla osta del questore o la licenza di porto d'armi. Dall'11 settembre è in vigore un nuovo regolamento sulla classificazione dei botti: quelli che fino al 2010 venivano venduti agli over 14, perché ritenuti non rischiosi, sono stati rivalutati dal Ministero dell'Interno. Pertanto sono state elencate nuove categorie di articoli pirotecnici e per alcune di esse la vendita è riservata ad operatori professionali, mentre per acquistarne alcuni ritenuti "pericolosi" è necessario esibire un documento di identità e il venditore ha l'obbligo di trascrivere il nome dell'acquirente. Inoltre, chi commercializza razzi e petardi superiori rispettivamente a 75 e 6 grammi (non vendibili a mionori) rischia l'arresto fino a due anni e una multa che può arrivare fino a 200mila euro.

Per i fuochi minori c'è più respiro. Il decreto annovera nella 5° categoria D i mortaretti "scoppianti, crepitanti o fischianti con una carica di effetto non superiore a 150mg". Si tratta dunque di fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, bacchette scintillanti, trottole, palline luminose. Per i botti contenenti 2,5mg di fulminato d'argento, classificati nella 5° categoria E, vale la libera vendita, ma l'acquisto nelle tabaccherie è solo dietro carta d'identità e solo per maggiorenni.