Asta della Bandiera, il Comitato Festa chiarisce i motivi della "censura"

«Nessuno ha vietato al cameraman di fare le riprese... ma dal marciapiede». Dietro c'è un mancato accordo

mercoledì 31 agosto 2011 18.50
A cura di Anna Maria Colonna
«Nessuno ha vietato a Saverio Castoro di fare le riprese durante l'Asta della Bandiera. Abbiamo invitato più volte il cameraman a spostarsi con la sua telecamera sul marciapiede. Da lì avrebbe potuto filmare tutta la cerimonia». Nicola Olivieri, vicepresidente del Comitato per i festeggiamenti della Madonna del Buoncammino, spiega i motivi che hanno spinto alcuni membri del Comitato ad "oscurare" la telecamera dell'operatore televisivo free lance Saverio Castoro. Altamuralife.it aveva descritto la vicenda in un articolo pubblicato ieri.

Le cause, a detta di Olivieri, vanno ricercate nell'assenza di un accordo. In realtà bisogna fare qualche passo indietro, nei giorni immediatamente precedenti al 21 agosto. Il Vicepresidente del Comitato Festa spiega «che era stata interpellata Canale 2 perché riprendesse l'intero rituale. Il Direttore – continua Olivieri – ci ha detto esplicitamente che quest'anno non avrebbe fatto alcuna ripresa dell'evento. Lo scorso anno abbiamo dato alla televisione un contributo, quest'anno la nostra offerta è stata anche maggiore».

Nel frattempo altre emittenti televisive avevano contattato il Comitato, ma «i tempi troppo stretti non hanno permesso alcun accordo. Saverio Castoro - spiega ancora Olivieri - venne a parlare con noi, ma il prezzo che ci è stato chiesto era troppo alto e non abbiamo accettato la sua offerta. Il cameraman ci disse che avrebbe comunque fatto le riprese per conto proprio».

L'intoppo sta nella richiesta di autorizzazione avanzata dai membri del Comitato nei confronti dell'operatore televisivo. «Castoro poteva riprendere dal marciapiede, la nostra richiesta era di non stare con la telecamera nel gruppo formato dai membri del Comitato, dalla Banda e dai partecipanti all'Asta. Nel caso di un accordo, la questione sarebbe stata diversa».

Secondo le parole di Giovanni Ninivaggi, cassiere del Comitato Festa, «nel rifiuto di Canale 2 c'è un mancato pagamento da parte del Comune alla televisione delle riprese effettuate lo scorso anno durante la stessa ricorrenza».