All'Antica Tipografia Portoghese fa tappa Vittorio Brumotti

Volto di "Striscia la notizia" e campione di bike trial. In viaggio tra i "Luoghi del cuore" del FAI

mercoledì 3 luglio 2019
Uno dei più amati "luoghi del cuore" italiani del Fai (Fondo Ambiente Italiano) è l'Antica Tipografia Portoghese di Altamura, un posto davvero unico in cui la storia della città è affissa ai muri e si rivive la manualità delle antiche macchine tipografiche. Proprio qui oggi pomeriggio farà tappa Vittorio Brumotti, campione internazionale di "bike trial" e inviato del noto programma televisivo di Canale5 "Striscia la notizia", ovviamente in bici e con il suo "grido" di battaglia "Abbombazza".

Quella di Altamura è la penultima tappa di "Fai Brumotti per l'Italia", un viaggio in bicicletta in diretta "social", in tutto 1.600 km, per scoprire l'Italia più bella (domani ultima tappa a San Giovanni Rotondo). Brumotti è ambasciatore del FAI per le nuove generazioni.

L'arrivo è previsto oggi, intorno alle ore 18,00, per fare visita proprio all'Antica Tipografia Portoghese ed immergersi in un'atmosfera ferma nel tempo dove le vecchie macchine di stampa a caratteri mobili sono ancora perfettamente funzionanti, si respirano l'odore di antiche carte e sentori di inchiostro, si passa in rassegna la storia politica, sociale, sportiva di Altamura nei manifesti e nelle locandine di sagre, opere, concerti e stracittadine calcistiche.

Ad accogliere Brumotti saranno Francesca Portoghese ed i tanti amici dell'Antica Tipografia, il Gruppo Fai di Altamura, l'associazione Festival dei Claustri, i bambini della VF della scuola elementare IV Novembre e tanti amanti delle due ruote. Non mancheranno le prelibatezze altamurane per questo giorno speciale di accoglienza.

Lo scrigno di storia racchiuso nelle mura dell'ex orfanotrofio "Viti Maino", in via Ronchetti 2, si è classificato 17esimo tra i "Luoghi del cuore" italiani. La riscoperta si deve sia all'attivismo e all'entusiasmo della famiglia proprietaria che alle iniziative del Fai nonché ad un ritrovato orgoglio collettivo degli altamurani.

(onofrio bruno)