Ospedale della Murgia, salta l'audizione in V commissione

Doveva tenersi lo scorso martedì, 2 ottobre, l'audizione in V commissione consiliare sul tema "Messa in sicurezza del tratto della ss. 96 che interessa le vie di accesso del nuovo Ospedale dell'Alta Murgia e verifica iter lavori della stessa ss. 96". Chiamati a riunirsi gli assessori regionali alle Infrastrutture, alle Politiche della Salute ed alla Qualità del Territorio oltre ad Enti ed associazioni varie. Ma l'assemblea è stata rinviata a data da destinarsi. A tal proposito, il consigliere regionale Giacinto Forte ha insistito in una prossima convocazione, annunciando una raccolta firme qualora non si ottenesse una data fissata entro la fine del mese di ottobre (così come lo stesso presidente della V commissione, Donato Pentasuglia avrebbe riferito) per trovare una soluzione alle numerose problematiche legate all'ospedale.

Malvista la possibilità di installare un semaforo nel punto d'accesso e di snodo della nuova struttura, seppur definita "sistemazione provvisoria". "A vent'anni dal progetto non si può parlare di soluzione provvisoria – spiega Forte – si pensi ad una ambulanza in soccorso che deve fare i conti con la presenza del semaforo e al pericolo per gli altri utenti della strada. Meglio sarebbe, come suggeriscono alcuni tecnici e il buon senso, predisporre da subito una rotonda, che sicuramente potrebbe rendere più ordinato e meno pericoloso l'ingresso alla struttura. Inoltre, ancora nessuna ipotesi è stata tracciata sul trasporto pubblico, su una convenzione con una azienda del settore, sulla necessità di stabilire almeno quattro corse giornaliere".

Altra perplessità risiede nella complicata vicenda relativa agli altri due tratti da realizzare nel raddoppio della ss. 96. Per tali interventi sono stati stanziati fondi europei pari a 190milioni di euro. Se entro il 31.12.2014, non sarà presentata una rendicontazione dei lavori, si rischia di perdere l'importante finanziamento. L'Anas ha presentato i progetti definitivi sei mesi fa, ora spetta alla Regione effettuare l'ultimo parere. "Ma il percorso sembra essersi bloccato – dichiara il consigliere regionale – Perché non si procede?" . Secondo G. Forte, sembra che sia particolarmente laboriosa la procedura per permettere l'inizio dei lavori in quel tratto, per la presenza di vincoli di tutela dell'habitat naturalistico. Occorre che si studino soluzioni "compromissorie" e improntante al buon senso, per far sì che questa fondamentale opera venga consegnata al territorio che la attende da anni.