Teatro Mercadante, giunta l'ora per avviare discussione sul suo futuro

Imprescindibilità di sinergia tra imprese e amministrazioni pubbliche. Sul tema, il Movimento Aria Fresca

lunedì 23 luglio 2012 09.15
A cura di Angela Colonna
Arriva dal movimento cittadino Aria Fresca l'invito a puntare i riflettori sul teatro Mercadante, ora in restauro. Si prevede che i lavori abbiano una vicina conclusione (entro 2013) e ciò spinge il Movimento a ribadire la necessità di avviare una discussione sul futuro del teatro.

La struttura fu costruita nel 1895 grazie ai contributi versati da centinaia di persone su un suolo concesso dal Comune e affidato per la gestione e preservazione all'associazione denominata Consorzio Teatro Mercadante..

"Dobbiamo puntare alla qualità, dobbiamo coltivare l'ambizione di farlo diventare un teatro inserito nei circuiti nazionali e internazionali (come è stato per i primi decenni di attività del Mercadante), dobbiamo inserirlo nella rete dei teatri storici pugliesi", si legge nella nota di Aria fresca.

Il messaggio chiave verte sulla imprescindibilità di sinergia tra le imprese (che si stanno occupando del recupero) e le amministrazioni pubbliche (comune, regione, provincia).

E si specifica: "Per fare questo è necessario dar vita ad un soggetto giuridico che unisca tutti i protagonisti del recupero e gli enti interessati alla futura gestione, in cui siano chiaramente individuati compiti, obiettivi e impegni di ciascuno, forme di garanzia della qualità e strumenti di coinvolgimento della cittadinanza. Per fare questo, siamo convinti che sia opportuno convocare una conferenza dei servizi tra tutti questi soggetti per verificare preliminarmente la disponibilità e l'impegno di tutti, per poi procedere a definire forme e contenuti della gestione attraverso un percorso aperto ai contributi e alla partecipazione delle realtà artistiche e culturali del territorio. Siamo pure consapevoli che per fare questo è indispensabile un'amministrazione forte, efficiente e motivata, proprio ciò che da lungo tempo manca alla Città, vittima dell'immobilismo e dell'inefficienza di una maggioranza in sfacelo e di un sindaco impegnato a conservare la sua poltrona. Auspichiamo e confidiamo, pertanto, che, ove il Sindaco non si dovesse scuotere rapidamente dal torpore e dall'immobilismo, sia l'assessorato ai beni culturali della Regione a prendere l'iniziativa. I tempi sono stretti, abbiamo appena un anno a disposizione, prima di vedere completato il restauro".