Sportello antiusura, i primi dati

12 le persone che hanno chiesto aiuto. Mediazione e supporto

mercoledì 21 marzo 2012 16.51
12 le persone che, nel periodo luglio 2011-marzo 2012, si sono rivolte allo Sportello Antiracket di Altamura. Di queste, 8 sono vittime dell'usura, 2 del racket e 2 di truffa. È quanto è stato rilevato durante la conferenza stampa tenutasi stamani presso il Palazzo di Città. Come ha sottolineato Roberto De Sciciolo, presidente dell'associazione provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta, il servizio offre in una prima fase l'ascolto della vittima e l'acquisizione della documentazione utile alla comprensione dei fatti per poi operare un'analisi della situazione giuridica e economica dell'imprenditore. A tutto ciò segue la fase di supporto nella gestione delle vicende giudiziarie, dei problemi contabili e fiscali. È stato ribadito più volte: lo sportello presente ad Altamura, che presto, a detta del sindaco Mario Stacca, troverà una nuova sede decentrata, è informativo e non operativo.

"Quella dello Sportello è una funzione importante per il duplice ruolo di mediazione e supporto", ha affermato Elisabetta Pugliese, pubblico Ministero D.D.A. di Bari. Si parte con il distinguere le denunce strumentali che spesso nascondono situazioni non vere, per poi offrire l'assistenza giuridica alle vittime. Negli ultimi anni, ha spiegato Pugliese, il reato di usura è considerato un reato più grave perché appannaggio della criminalità organizzata e quindi presume la presenza di reati di stampo mafioso. "Il mercato dell'usura va spezzato a monte, laddove si innesca il fenomeno della domanda-offerta". Un impegno legislativo diventa, dunque, la possibilità d'accesso al credito. L'associazione Antiracket, infatti, nella sua ultima fase, accompagna l'imprenditore all'accesso al Fondo di Solidarietà per le vittime d'usura.

A testimoniare l'incubo vissuto per estorsione e usura, Domenico Marroccoli, beneficiario del fondo, che dopo anni di sacrifici, di dipendenze, di difficoltà, ha trovato il coraggio di denunciare e di riprendere in mano la propria vita.
"I dati riportati sono un primo risultato", ha affermato Maurizio Altomare, responsabile Ufficio Legale. "Spesso molti si presentano solo per ricevere informazioni, per poi ripresentarsi dopo anni, quando la situazione è peggiorata".

Nell'incontro è stato sottolineato l'aspetto di volontariato da parte degli operatori e la quota di adesione del Comune di Altamura pari a 490,00 euro. Non sono versati stipendi o contributi. Inoltre, è stata segnalata la presenza di soggetti che si spacciano per referenti dell'associazione nel territorio di Altamura e Gravina. L'associazione invita a diffidare di tali persone e di denunciarne l'avvicinamento alle forze dell'ordine.