Segnali incoraggianti per l’edilizia pugliese

Crescono del 12% i fruitori delle agevolazioni fiscali.

sabato 18 aprile 2015
Se si registrano segnali positivi nell'edilizia pugliese il merito è delle agevolazioni fiscali.

Sono 273 mila i pugliesi ad aver usufruito, lo scorso anno, degli incentivi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio per un ammontare complessivo dichiarato di oltre 116 milioni di euro. Questi i dati emersi da un'indagine condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Dipartimento delle Finanze.

Nel 2014 il numero dei contribuenti è salito del 12,2% rispetto all'anno precedente, quando erano invece 243 mila. Ad essere aumentato è anche l'ammontare dichiarato, cresciuto del 28,6%. Per quanto riguarda le detrazioni per gli interventi finalizzati al risparmio energetico ne hanno approfittato in 47 mila - 12 mila in più rispetto al 2013 - per un ammontare complessivo dichiarato di oltre 34 milioni.

In vertiginosa crescita i fruitori del "bonus arredi". I contribuenti che effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio possono fruire infatti di un'ulteriore riduzione d'imposta per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A. Opportunità da non perdere che ha fatto schizzare il numero dei contribuenti dal 2013 al 2014 del 271%.

Dati tutti in positivo quindi, "sintomo che la concessione di sgravi fiscali è una buona prassi da continuare ad esercitare e da ampliare nel proprio raggio d'azione", commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia. Si tratta comunque di una goccia nel mare per un comparto che dal 2008 ha visto in Puglia la chiusura di oltre duemila imprese artigiane ed una flessione occupazionale del 48%, perdendo ben 63.500 occupati in sei anni.

Quello delle costruzioni è uno dei settori trainanti dell'economia pugliese. Per rialzarne le sorti "auspicabile sarebbe una più decisa incentivazione al recupero ed all'efficientamento del patrimonio immobiliare esistente - conclude il presidente - fondamentale è intervenire sull'edilizia pubblica attraverso un piano organico che preveda il completamento delle opere incompiute, l'avvio di quelle immediatamente cantierabili ed il superamento delle gare al massimo ribasso".