Scuola: i ricorsi di Regione Campania e Puglia vanno a vuoto

Per ora i Tribunali danno ragione al Ministero sul dimensionamento

sabato 11 novembre 2023 12.00
Resiste la linea del Ministero dell'Istruzione che ha dettato nuove regole sul dimensionamento scolastico. L'effetto delle norme sarà una riduzione delle autonomie scolastiche, con fusioni di istituti e nascita di Comprensivi.

Ricordiamo, come già abbiamo riportato in altre notizie, che in Puglia è prevista la riduzione da 627 a 569 istituzioni scolastiche, con la conseguente riduzione di 58 autonomie. Si ricorda che il taglio dell'autonomia non significa la chiusura delle scuole, che a tutti gli effetti restano attive nelle sedi in cui sono ubicate e con il proprio personale: perdere l'autonomia significa perdere la dirigenza scolastica. Anche ad Altamura il piano regionale ha effetti. A partire dall'anno scolastico 2024-2025 le istituzioni autonome passano da 9 a 8 e si forma un nuovo istituto comprensivo con la fusione tra il sesto circolo didattico Don Lorenzo Milani e la scuola secondaria di primo grado Padre Pio.

Nei giorni scorsi una decisione del Tar di Napoli, che aveva accolto il ricorso della Regione Campania, aveva fatto sperare anche la Regione Puglia. Ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del tribunale amministrativo campano e ha accolto ieri l'impugnativa del Ministero dell'Istruzione e del merito. Stesso discorso per un ricorso presentato dalla Regione Puglia al Tar Lazio che ha respinto la richiesta di sospendere gli effetti del decreto ministeriale. Si dovranno ora attendere le decisioni di merito. E inoltre le Regioni sperano anche nella Corte costituzionale a cui si sono pure rivolte.

Su questo punto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, si è detto fiducioso. "Accogliamo con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato che ha ristabilito ordine, dopo la pronuncia del Tar Campania, nell'ambito dei contenziosi promossi da alcune regioni contro il piano di dimensionamento scolastico del Pnrr - ha commentato -. Peraltro, la decisione conferma una linea giurisprudenziale favorevole già risultante nella recente decisione del Tar Lazio sulla istanza cautelare della Regione Puglia. Come abbiamo sempre detto, restiamo convinti delle nostre ragioni e fiduciosi nell'operato della magistratura. Attendiamo ora, con la stessa fiducia, anche il giudizio della Corte Costituzionale. Nel frattempo, forti della decisione del Consiglio di Stato continuiamo a lavorare senza interruzioni all'attuazione di una riforma che ci chiede l'Europa e che potrà armonizzare la gestione amministrativa delle nostre scuole''.