Polo per l'infanzia a Trentacapilli, un passo avanti

Pubblicata la graduatoria provvisoria del concorso di idee per la progettazione

martedì 12 gennaio 2021 13.11
E' alle fasi conclusive il concorso di idee per la progettazione del nuovo polo per l'infanzia da realizzare nel quartiere Trentacapilli. Dopo le sedute della commissione tecnica del Comune, è stata redatta la graduatoria provvisoria in cui al primo posto risulta un raggruppamento temporaneo di professionisti di Roma e al secondo un architetto di Altamura. Ad alcuni partecipanti al concorso sono state richieste delle integrazioni documentali.

Sono state 28 le domande presentate al concorso di progettazione, bandito dal Comune di Altamura. Due sono state escluse. Sono circa 100 i professionisti partecipanti, di varie regioni d'Italia. Per tale concorso di idee al Comune sono stati assegnati 70.000 euro dalla Regione. Sono previsti premi in denaro per i primi tre classificati.

Il progetto riguarda la realizzazione di un plesso, da realizzare in una "zona di espansione C2" del P.R.G , dedicato alla cura, all'educazione e all'istruzione di bambini tra 0 e 6 anni, che contenga spazi destinati ad asilo nido, una sezione primavera, sezioni di scuola dell'infanzia per un totale di 125 alunni e altri spazi per servizi educativi.

"Oltre cento professionisti hanno onorato questo concorso, hanno onorato la loro professione, hanno onorato Altamura e la Puglia", scrive con soddisfazione l'ex consigliere regionale Enzo Colonna, promotore dei concorsi di progettazione finanziati dalla Regione. "Ci abbiamo creduto due anni fa - ricorda - abbiamo destinato risorse regionali anche per questo (70mila euro a ciascuno dei tre Comuni coinvolti, gli altri sono Bari e Capurso) e abbiamo trovato l'adesione delle amministrazioni dei tre Comuni che ringrazio. Credo molto, da sempre, in questo strumento che consente di scegliere prima l'idea progettuale di un'opera, mettendo in gioco le intelligenze e le competenze dei professionisti e soprattutto dando così una chance in più ai più giovani, per poi svilupparla con i successivi livelli di progettazione (definitiva ed esecutiva)".

"Anziché affidare il tutto alla consueta gara di appalto (o ai frequenti affidamenti diretti) per i servizi di progettazione che portano, invece, ad individuare prima chi fa il progetto e non cosa si deve fare. Quando ne ho avuto la possibilità, nei miei quattro anni in Regione, ho cercato in ogni modo di valorizzare il concorso di progettazione", sottolinea Colonna.