Mobile imbottito, i limiti del Piano attuativo di programma

A parlarne, il consigliere regionale Giacinto Forte. "Il piano sembra fatto su misura delle grandi realtà produttive"

venerdì 7 giugno 2013 16.14
Non vede di buon occhio il Piano attuativo di programma del settore del salotto. È il consigliere regionale Giacinto Forte che ne sottolinea i limiti e mette al vaglio il tentativo di rianimare un settore produttivo che risente della morsa della crisi con un intervento che costa 101 milioni di euro da parte del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) con 40 milioni, della Regione Puglia con altrettante risorse e della Regione Basilicata con 21 milioni.

"Mi chiedo –scrive Forte - come si potrà favorire la riconversione delle aziende dell'imbottito attraverso interventi mirati, se il settore produttivo attualmente, non ha più margini di concorrenzialità con i mercati dei nuovi paesi emergenti". E giù con le criticità del Piano che, a suo dire "non tiene assolutamente conto della frammentazione del tessuto delle piccole e medie imprese dalla crisi mondiale. […] Il Piano sembra fatto su misura delle grandi realtà produttive del settore. Prevede la concessione di fondi senza alcuna tipicità e innovazione: si fa ricorso ai Contratti di Programma, destinati alle grandi imprese, ai Pia (Programmi integrati di agevolazione) per le medie aziende, agli aiuti alle piccole imprese per progetti integrati di agevolazione (il cosiddetto Pia Piccole Imprese) e agli aiuti agli investimenti iniziali alle micro e piccole imprese. Tali strumenti difficilmente hanno dimostrato che si possono coniugare con le esigenze del nostro territorio. Nessuna vera novità sulla tipologia degli investimenti".