Legge sul randagismo: no all'allargamento dei canili, sì alla costruzione di quelli “sanitari”

L'iniziativa di legge sarà esaminata il 15 ottobre

giovedì 3 ottobre 2019 12.14
E' scontro tra il governo regionale e le associazioni per la tutela dei cani.

Le associazioni animaliste hanno protestato davanti la sede del Consiglio regionale della Puglia, a Bari, per chiedere che la legge sul randagismo tuteli realmente gli animali.

Gli animalisti temono che le modifiche alla legge regionale 12/1995 possano favorire l'allargamento dei canili e il conseguente "business dei canili", anziché puntare su pratiche di prevenzione, sulla costruzione di canili "sanitari", sul censimento, la microchippatura e la sterilizzazione.

Bozzetti, consigliere del M5S, ha incontrato i rappresentanti del Coordinamento Associazioni Animaliste Pugliesi, esprimendo un chiaro e totale supporto alle loro richieste.

"La Puglia -afferma- ogni anno spende oltre 20 milioni di euro per il mantenimento degli animali nei canili, molto più rispetto ad altre regioni, anche più grandi della nostra, che ne spendono meno della metà. Una cifra che invece dovrebbe essere utilizzata per combattere questo fenomeno con la prevenzione, l'educazione e le sterilizzazioni".

Secondo le intese raggiunte nella Conferenza dei capigruppo, l'Assemblea legislativa esaminerà l'iniziativa di legge il 15 ottobre, ha informato il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo che ha invitato le associazioni a raccogliere le proprie osservazioni in un documento, anche sotto forma di proposte emendative da sottoporre all'attenzione di tutti i consiglieri.

"Continueremo ad essere al fianco delle associazioni fino ad ora dimenticate dalla Regione e sosterremo tutte le loro iniziative e future manifestazioni– ha concluso Bozzetti.