L'Emodinamica al Perinei non è più rinviabile

Mattinata di protesta all'ospedale

lunedì 4 dicembre 2017 10.59
Rivendicare il diritto alla salute dei cittadini dell'Alta Murgia e chiedere l'immediata apertura del reparto di Emodinamica costato milioni di euro alla comunità locale e oggi ancora chiuso sotto chiave.
Questo l'obiettivo della mobilitazione cittadina che si è svolta domenica mattina all'ingresso dell'ospedale della Murgia per richiamare l'attenzione delle istituzioni locali e regionali, nella speranza di trasformare il Perinei in un ospedale d'eccellenza così come previsto nell'inziale progetto.

L'emodinamica infatti è un servizio fondamentale per un territorio che racchiude oltre 200.000 abitanti costretti ancora oggi a correre in caso di infarto presso il Miulli di Acquaviva o addirittura al Policlinico di Bari.
Tante le voci che si sono unite al coro di protesta a cominciare da alcuni dottori del 118 che hanno rivendicato l'importanza di un servizio salva vita che ancora oggi tarda ad arrivare per mancanza di specialisti del reparto.
Presenti alcuni esponenti politici del territori, gravinesi in particolare, che dinanzi alle richieste dei cittadini hanno assunto l'impegno di portare la vicenda nelle sedi istituzionali.

Una manifestazione che è solo l'inizio di un percorso per costringere le istituzioni regionali a dare risposte sulla mancata attivazione del servizio perché la sensazione è che "la volontà politica di lasciare il Perinei ai margini del sistema regionale, sta mettendo a rischio la salute e la vita di un intero territorio".