«L'acqua è capace di "scavare" le più diverse coscienze»

Il Comitato 2Sì Acqua Bene Comune Altamura parteciperà al Consiglio comunale di oggi. «Un diritto umano che non può piegarsi alle logiche del profitto»

giovedì 9 giugno 2011
A cura di Anna Maria Colonna
«Apprendiamo con soddisfazione che il 9 giugno 2011 è stata convocata una seduta aperta urgente del Consiglio comunale per l'esame dell'argomento Richiami statuari al principio dell'Acqua come Bene Comune e come Diritto inalienabile dell'uomo in contemporanea ad un analogo Consiglio che si svolge presso il Comune di Bari». É il commento del Comitato 2Sì Acqua Bene Comune Altamura, rappresentato da Michele Loporcaro e da Loretta Moramarco, alla notizia della convocazione del Consiglio comunale sul tema dell'acqua in programma per oggi pomeriggio.

«Alla vigilia del Referendum - scrive il Comitato - il nostro Comune, che già nel 2010 ha votato all'unanimità l'integrazione del Diritto nello Statuto comunale, si aggiunge alla sempre più numerosa lista dei Comuni (di destra e di sinistra) che promuovono il dibattito sul tema del diritto all'acqua e della ripubblicizzazione dei servizi idrici. Il lavoro che abbiamo iniziato quasi due anni fa - continua - ci ha portati ad incontrare persone appartenenti a diversi schieramenti politici e di differente estrazione sociale. Questo a dimostrazione del fatto che il tema dell'acqua è capace di "scavare" le più diverse coscienze verso la consapevolezza della sua natura di bene comune».

«A prescindere dall'esito della consultazione referendaria, essenziale per riaffermare la natura di diritto dell'accesso dell'acqua potabile e la necessità di una gestione pubblica e partecipata, fuori dalle logiche di profitto - sottolinea il Comitato - riteniamo quantomai opportuno proseguire l'impegno affinché si affermi una nuova cultura dell'acqua che tenga conto del suo valore e non semplicemente del prezzo».

Il Comitato 2Sì Acqua Bene Comune Altamura sarà presente al Consiglio comunale di oggi pomeriggio «per riaffermare, nell'assise che rappresenta tutta la città, che l'acqua è un diritto umano, che la sua gestione non può piegarsi alle logiche del profitto e che gli attori sociali devono compiere scelte che siano in linea con tali principi. Partecipare è importante, perché si scrive acqua ma si legge democrazia».