Inizia la fase 2, riaprono le aree pubbliche

Obbligo di mascherina ed evitare assembramenti

lunedì 4 maggio 2020
A cura di Onofrio Bruno
Da oggi via le transenne e i "cordoni" dalle aree pubbliche. Lento ritorno alla normalità ma sempre con la guardia alta perché l'emergenza non è finita e bisogna adottare tutte le regole di protezione per se stessi e per gli altri, evitando assembramenti e rischi di diffusione del contagio.

La sindaca Rosa Melodia, adeguandosi al decreto del presidente del Consiglio dei ministri e all'ordinanza regionale sulla cosiddetta fase 2, ha firmato un'ordinanza per riaprire i parchi e i giardini pubblici. "Ricominciare lentamente e con responsabilità", è l'invito della prima cittadina, perché "è vero che i casi di contagio sono diminuiti ma non siamo fuori dall'emergenza, andiamo cauti e rispettiamo le norme, usiamo correttamente le mascherine e teniamo le distanze interpersonali di sicurezza. Riapriamo dando molta fiducia alle concittadine e ai concittadini - aggiunge Melodia - ma se si dovesse rendere necessario, se non verranno seguite le indicazioni date, saremmo di nuovi costretti a chiudere o a porre ulteriori restrizioni".

E' nuovamente consentito l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, purché condizionato ad alcune prescrizioni. E vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati, sono prescritti l'uso di dispositivi di sicurezza (mascherine e guanti) e il rispetto la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Invece le aree attrezzate per il gioco dei piccoli restano chiuse, ancora troppo presto per riaprirle perché andrebbero sanificate di volta in volta. Altrettanto vale per i bagni pubblici che restano chiusi.

Ripartono pure i mercati alimentari giornalieri in via Rovereto, piazza Matteotti, via Monte Pollino e via Parisi ma a condizione che sia assicurata una distanza di sicurezza tra le postazioni di vendita di almeno 4 metri l'una dall'altra. Devono essere rispettate le distanze tra persone e non si possono toccare i generi alimentari.

Non sarà semplice effettuare i controlli da parte della polizia locale e delle forze dell'ordine perché di fatto molte uscite di casa sono consentite, anche solo per andare a trovare congiunti o per fare la spesa per necessità alimentari. Per questo è forte il richiamo alla responsabilità, affinché non si assista alla "corsa" a uscire dalle proprie abitazioni. Non sono venuti meno i vincoli né il pericolo sanitario. Quindi l'invito è sempre lo stesso: restare a casa quanto più possibile e uscire se strettamente necessario.