Info Point, 256mila euro per una nuova gara d'appalto

I ritardi di apertura della struttura. Sul tema alcune considerazioni del movimento Aria Fresca

lunedì 3 settembre 2012 17.15
A cura di Angela Colonna
Sono passati tre anni e mezzo dalla data prevista per l'apertura dell'Info Point in via Treviso. Una struttura che ancora oggi si presenta come un cantiere aperto. In realtà l'edificio doveva essere consegnato alla città il 26 febbraio 2009, ma i tempi di conclusione dei lavori si sono allungati tanto da rendere ingiustificabili i ritardi. Un edificio a forma di cannocchiale che ora punta quasi casualmente su Matera. Nella sua iniziale progettazione era prevista una collocazione diversa tanto da permettere la direzione del "cannocchiale" verso il Pulo.

E i numeri che riguardano le spese sostenute per il progetto sono sempre più alti. Sono stati spesi infatti circa 750mila euro tra costruzione della struttura e videosorveglianza. Oggi si aggiungono circa 256mila euro per una nuova gara d'appalto: "Realizzazione di marciapiedi e recinzioni, rivestimenti e pitturazioni, elementi di protezione e occultamento macchine esterne per riscaldamento e raffreddamento ambienti, impianto di illuminazione area antistante edificio, sistemazione a verde e realizzazione piazza area a monte dell'edificio".

Sul tema Aria Fresca esprime considerazioni: "Siamo lieti che finalmente qualcuno (il dirigente del settore "lavori pubblici") dal Palazzo di Città abbia preso a cuore la questione dell'Info Point e voglia arrivare, sebbene in clamoroso ritardo, al completamento dell'opera come da noi richiesto, ma non possiamo non rilevare alcune stranezze che lasciano perplessi: si procede ora ad una nuova e onerosa gara d'appalto per interventi che avrebbero dovuto essere già contemplati nella progettazione iniziale. Ancora una cospicua iniezione di soldi pubblici per completare la struttura, sforando così ogni previsione iniziale di spesa!".

Intanto nessuna data di apertura dell'Info Point viene resa nota dai vertici della politica locale, né c'è traccia alcuna sulla gestione futura.

"Rischia di rimanere uno scatolone vuoto in un lembo dimenticato di città - aggiunge Aria Fresca che lancia una proposta - Si potrebbe varare un concorso di idee, si potrebbero coinvolgere giovani professionisti locali e associazioni per delineare ruolo, scopi, modalità di fruizione e valorizzazione dell'Info Point ma tutto tace".