I pendolari bocciano la sperimentazione del trasporto pubblico
La fermata in via Santeramo presenta vari problemi
martedì 11 novembre 2025
18.48
"Ad Altamura da circa tre mesi regna il caos nel trasporto pubblico extraurbano". Inizia così un comunicato, inviato alla nostra redazione, da parte di un gruppo di viaggiatori pendolari che utilizzano i mezzi delle Ferrovie appulo lucane e che bocciano la sperimentazione del Comune, iniziata ad agosto, che ha istituito la fermata unica (cosiddetto hub) in via Santeramo, per lo scambio fra trasporto extraurbano e bus navette.
I pendolari hanno anche raccolto firme ma la situazione non si è risolta, anzi si contestano modifiche che stanno ulteriormente peggiorando la situazione. La fermata in via Santeramo è giudicata "irrazionale e illogica". Inoltre l'hub "non è un hub ed è di fatto è costituito da una mini pensilina e da segnaletica di parcheggio, inidoneo a sostenere il servizio e garantire confort e sicurezza viaggiatori".
"Prima della delibera 107/2025 - spiegano i pendolari - i bus extraurbani provenienti da Matera, Gravina, Bari entravano in Altamura attraverso le stradi principali della città e raccoglievano i viaggiatori da alcune fermate vicino le loro zone di residenza per proseguire verso la destinazione finale. Molti viaggiatori raggiungevano le fermate a piedi compresi i numerosi viaggiatori del centro storico. Con l'istituzione dell'hub, in una posizione estremamente periferica e decentrata rispetto al baricentro della popolazione residente, tutti i bus extraurbani che circolano in una determinata fascia oraria non possono più circolare in ambito urbano ma devono fare unica fermata all'hub. Apparentemente potrebbe sembrare un giusta soluzione per alleggerire il traffico cittadino ma in realtà il risultato ottenuto è stato l'opposto. Dagli hub partono bus cittadini (navette) in egual numero (se non maggiore) e di egual dimensioni che "scambiano" i viaggiatori scesi dai bus extraurbani. Le navette iniziano un tour della città per distribuire i passeggeri raccolti agli hub verso le altre fermate in centro urbano. La coincidenza tra i due servizi avviene solitamente con tempi di attesa media dai 10 ai 20 minuti, lasciando i passeggeri esposti alle intemperie per diverso tempo, (cosa che è avvenuta alle prime piogge di Ottobre in P.zza stazione).
"Ne consegue - aggiungono - che quasi nessun viaggiatore usa il servizio navetta in quanto il tempo di attesa della coincidenza + il tempo del "tour della città" fino a destinazione potrebbe superare il tempo dell'intero viaggio extraurbano, oltre che comportare un biglietto con costo aggiuntivo.. Quindi i viaggiatori che fanno scalo agli hub o alle fermate intermedie sono "costretti" a utilizzare il mezzo privato per far ritorno alle proprie residenze in tempi ragionevoli e senza rischi di esposizione a intemperie. Molti "pendolari storici", non trovando più agevole l'uso del mezzo pubblico, hanno organizzato il proprio viaggio "casa-Lavoro" in piccoli gruppi con auto private, con incremento di traffico sia extraurbano che urbano, sia nella città di arrivo che in quella di partenza".
Il disagio per i viaggiatori è "evidente, soprattutto per quelli residenti nel centro cittadino e nei quartieri lontani da Via Bari, via Santeramo, P.za Stazione, che prima dell'istituzione dei nuovi hub riuscivano a raggiungere le fermate bus Fal dislocate nel centro urbano a piedi ed in caso di pioggia riuscivano facilmente a trovare riparo. Questi viaggiatori ora sono costretti ad utilizzare i mezzi privati o affrontare un ulteriore spostamento con il servizio navetta con un allungo dei tempi di viaggio di circa 30 minuti, oltre che il costo di un ulteriore biglietto peri l bus navetta. Per l'utenza debole e occasionale (anziani, malati che si recano in ospedale per cure ed esami, ragazzi non automuniti) la difficoltà aumenta non sapendo dove prendere i bus essendo previste fermate a chilometri di distanza in funzione dell'orario, della destinazione dei bus e persino dagli eventi sportivi in corso alla stadio".
Per i viaggiatori, in conclusione, "l'istituzione degli hub in posizione non strategica e decentrata ha creato molti disagi in alcuni viaggiatori che hanno abbandonato l'uso del mezzo pubblico per l'uso del mezzo privato.
Sarebbe auspicabile l'istituzione di hub modello "terminal Bari " dove sostano i bus di lunga percorrenza mentre i restanti bus extraurbani (FAL, STP, ecc) vi transitino con fermate su richiesta, garantendo sempre le restanti fermate in ambio urbano (via Bari, via Gravina, via Matera, via Carpentino, ecc. ). Sarebbe auspicabile un modello di traporto pubblico locale studiato e realizzato tenendo conto delle reali esigenze dei cittadini , che eviterebbe che i bus del TPL cittadino transitino semivuoti per le strade della città".
I pendolari hanno anche raccolto firme ma la situazione non si è risolta, anzi si contestano modifiche che stanno ulteriormente peggiorando la situazione. La fermata in via Santeramo è giudicata "irrazionale e illogica". Inoltre l'hub "non è un hub ed è di fatto è costituito da una mini pensilina e da segnaletica di parcheggio, inidoneo a sostenere il servizio e garantire confort e sicurezza viaggiatori".
"Prima della delibera 107/2025 - spiegano i pendolari - i bus extraurbani provenienti da Matera, Gravina, Bari entravano in Altamura attraverso le stradi principali della città e raccoglievano i viaggiatori da alcune fermate vicino le loro zone di residenza per proseguire verso la destinazione finale. Molti viaggiatori raggiungevano le fermate a piedi compresi i numerosi viaggiatori del centro storico. Con l'istituzione dell'hub, in una posizione estremamente periferica e decentrata rispetto al baricentro della popolazione residente, tutti i bus extraurbani che circolano in una determinata fascia oraria non possono più circolare in ambito urbano ma devono fare unica fermata all'hub. Apparentemente potrebbe sembrare un giusta soluzione per alleggerire il traffico cittadino ma in realtà il risultato ottenuto è stato l'opposto. Dagli hub partono bus cittadini (navette) in egual numero (se non maggiore) e di egual dimensioni che "scambiano" i viaggiatori scesi dai bus extraurbani. Le navette iniziano un tour della città per distribuire i passeggeri raccolti agli hub verso le altre fermate in centro urbano. La coincidenza tra i due servizi avviene solitamente con tempi di attesa media dai 10 ai 20 minuti, lasciando i passeggeri esposti alle intemperie per diverso tempo, (cosa che è avvenuta alle prime piogge di Ottobre in P.zza stazione).
"Ne consegue - aggiungono - che quasi nessun viaggiatore usa il servizio navetta in quanto il tempo di attesa della coincidenza + il tempo del "tour della città" fino a destinazione potrebbe superare il tempo dell'intero viaggio extraurbano, oltre che comportare un biglietto con costo aggiuntivo.. Quindi i viaggiatori che fanno scalo agli hub o alle fermate intermedie sono "costretti" a utilizzare il mezzo privato per far ritorno alle proprie residenze in tempi ragionevoli e senza rischi di esposizione a intemperie. Molti "pendolari storici", non trovando più agevole l'uso del mezzo pubblico, hanno organizzato il proprio viaggio "casa-Lavoro" in piccoli gruppi con auto private, con incremento di traffico sia extraurbano che urbano, sia nella città di arrivo che in quella di partenza".
Il disagio per i viaggiatori è "evidente, soprattutto per quelli residenti nel centro cittadino e nei quartieri lontani da Via Bari, via Santeramo, P.za Stazione, che prima dell'istituzione dei nuovi hub riuscivano a raggiungere le fermate bus Fal dislocate nel centro urbano a piedi ed in caso di pioggia riuscivano facilmente a trovare riparo. Questi viaggiatori ora sono costretti ad utilizzare i mezzi privati o affrontare un ulteriore spostamento con il servizio navetta con un allungo dei tempi di viaggio di circa 30 minuti, oltre che il costo di un ulteriore biglietto peri l bus navetta. Per l'utenza debole e occasionale (anziani, malati che si recano in ospedale per cure ed esami, ragazzi non automuniti) la difficoltà aumenta non sapendo dove prendere i bus essendo previste fermate a chilometri di distanza in funzione dell'orario, della destinazione dei bus e persino dagli eventi sportivi in corso alla stadio".
Per i viaggiatori, in conclusione, "l'istituzione degli hub in posizione non strategica e decentrata ha creato molti disagi in alcuni viaggiatori che hanno abbandonato l'uso del mezzo pubblico per l'uso del mezzo privato.
Sarebbe auspicabile l'istituzione di hub modello "terminal Bari " dove sostano i bus di lunga percorrenza mentre i restanti bus extraurbani (FAL, STP, ecc) vi transitino con fermate su richiesta, garantendo sempre le restanti fermate in ambio urbano (via Bari, via Gravina, via Matera, via Carpentino, ecc. ). Sarebbe auspicabile un modello di traporto pubblico locale studiato e realizzato tenendo conto delle reali esigenze dei cittadini , che eviterebbe che i bus del TPL cittadino transitino semivuoti per le strade della città".