Fondo affitti, niente soldi per il 2017

Dalla Regione nessuna risposta ufficiale

sabato 14 dicembre 2019
Sono in via di definizione le procedure per il sostegno ai canoni di locazione destinate alle famiglie con redditi bassi. Fondi regionali che sono stati ripartiti per i comuni pugliesi a cui spetta il compito di dare sostegno alle famiglie in difficoltà.

Il bando emesso nelle scorse settimane dai singoli comuni fa riferimento al fondo affitti per il 2018. Eppure lo scorso anno le famiglie si erano viste rimborsare i canoni di locazione relativi al 2016.

Che fine ha fatto il 2017? La domanda è circolata prima nelle sedi municipali dove sono arrivate le disposizioni della Regione e poi tra le famiglie una volta pubblicati i bandi comunali. Domanda che, almeno dagli atti ufficiali, non ha trovato risposta se si considera che né la Regione né i Comuni hanno inteso spiegare il salto di due anni per rimborsare l'annualità 2018.

Nella delibera di giunta regionale, prima di definire i criteri per il riparto del contributo e i requisiti delle famiglie per accedere al sostegno, si stabilisce semplicemente che " per l'annualità 2018 occorre ripartire la somma totale di i € 11.073.177,19 tra tutti i Comuni e accantonare la somma di € 5.000.000,00 per la concessione di contributi per premialità ai Comuni che cofinanzieranno l'intervento in misura pari almeno al 20% del contributo loro attribuito con il presente provvedimento. Il contributo spettante – si legge nella delibera di giunta regionale - a ciascun Comune viene calcolato applicando alla somma da ripartire la percentuale di incidenza del fabbisogno ultimo documentato dal singolo Comune sul fabbisogno di tutti i Comuni . Escludere dall'elenco dei beneficiari i Comuni a cui spetterebbe un contributo inferiore a € 1.000,00 e disporre che il contributo che i Comuni devono erogare a ciascun cittadino beneficiario sia pari almeno ad una mensilità del canone di locazione".

Nulla sui fondi per il sostegno ai canoni del 2017. E nulla è stato spiegato ai singoli Comuni a cui sono state fornite risposte frammentarie e non ufficiali con un semplice "Non ci sono soldi".