Elezioni, Stigliano replica alla sinistra: "No a veti ed ultimatum"

La questione delle alleanze provoca la crisi nella coalizione

domenica 12 aprile 2015 12.52

"Questi " veti" a prescindere, questi "ultimatum" affidati alla freddezza della carta stampata , piuttosto che basati sul confronto concreto sulle questioni, sono lontani dalla mia cultura politica e, francamente, credo non interessino più di tanto ai cittadini di Altamura".

Arriva a stretto giro di posta la replica di Antonello Stigliano alla lettera con cui le forze di sinistra della coalizione, Sel e la realtà civica ABC, mettevano l'altolà a quelle che definivano "discutibili ed incomprensibili scelte elettoralistiche", con riferimento alle voci sempre più insistenti di accordi elettorali con forze ed esponenti dell'ex amministrazione Stacca. Una "lista di proscrizione" che faceva esplicitamente i nomi di Vito Zaccaria, Lillino Colonna e soprattutto Luigi Lorusso, il vero "convitato di pietra" delle ultime ore, ovvero "coloro che in questi anni hanno dimostrato di non saper governare alcunchè e che, anzi, hanno dimostrato di anteporre i propri interessi a quelli della collettività". Ed è una risposta che respinge nettamente ogni ipotesi di veto verso i moderati in uscita libera dal centrodestra, aprendo la strada a nuovi, clamorosi scenari di rottura all'interno della coalizione.

Pur ringraziando Sel e ABC per il contributo dato alla costruzione del programma, e dicendosi pronto a sottoscriverlo sulle questioni rappresentate nel corso degli incontri, Stigliano non nasconde di aver "colto, non senza perplessità, la perentorietà con la quale avete tracciato " gli steccati" tra coloro che ritenete meritevoli di essere ammessi a far parte del progetto, rispetto a coloro che, viceversa, ne dovrebbero restare esclusi. Esclusi a prescindere. Esclusi indipendentemente dall'accettazione di qualsivoglia documento programmatico. Esclusi indipendentemente dall'adesione o meno ad un progetto condiviso di governo regionale".

Stigliano rivendica la strategia che il Pd, presentando la sua candidatura, ha fatto sua fin dall'inizio della campagna elettorale, ovvero quella della più larga inclusione possibile di forze anche moderate: "Il primo passo di una vera partecipazione democratica – scrive - è quello di una politica inclusiva, di un'alleanza che si costruisce su una progettualità comune e sul reciproco rispetto, senza primogeniture né diktat sull'indicazione della retta via da seguire!" Una discontinuità rispetto alla gestione Stacca, afferma Stigliano, "che io ricerco più di voi, sarà rappresentata da quello che io sono, dalle scelte amministrative sulle questioni concrete , dalla compagine di giunta , ridimensionata e rinnovata, che metterà in essere il mio programma di governo". Svolta nei programmi, insomma, ma che il Pd, evidentemente non ritiene incompatibile con il recupero di pezzi dell'ex maggioranza di centrodestra.

L'esponente del Pd afferma quindi senza mezzi termini che "non sottoscriverò un impegno "ad escludendum", anche rispetto a coloro i quali sostengono apertamente la candidatura e la proposta programmatica di Michele Emiliano per il Governo della Regione Puglia, nella quale tutti noi ci ritroviamo, e di cui Sel e Lista Stefano sono parte integrante. Altamura non è un'isola avulsa dalla scena politica provinciale, regionale e nazionale. E' la prima città della provincia di Bari per numero di abitanti. E' il cuore del Parco dell'Alta Murgia . E' parte integrante del progetto di Matera 2019".

Indispensabile, quindi, per Stigliano, l'interlocuzione istituzionale con la Città Metropolitana e con la prossima giunta regionale, "proprio per spingere Altamura fuori dall'isolamento in cui è stata posta negli ultimi anni ed inserirla, con ruolo da leader, all'interno del contesto istituzionale della Città Metropolitana e della Regione Puglia: al di fuori di questo contesto, le idee, senza fondi e senza garanzie, sono destinate a rimanere solo idee, prive di alcuna possibilità di realizzazione. Ed io non voglio promettere solo belle idee, destinare a perdersi in uno sterile recinto ideologico, anacronistico e avulso dalle alleanze politiche nazionali e regionali".

Infine, una punta non priva di polemica interna alla coalizione, e che evidenzia l'imprescindibile peso, in questa fase politica, delle dinamiche nazionali e regionali: "Ricordo a me stesso, prima che a voi, che ho deciso di partecipare alle primarie al solo fine di condividere un percorso da voi tracciato e da voi proposto ,sul quale nutrivo timori e perplessità, solo per senso di appartenenza ad una coalizione.Voi stessi, a fronte delle perplessità del Pd e mie di accedere alle primarie, vi siete fatti scudo dell'alleanza regionale che oggi, di fatto, verrebbe disconosciuta rivendicando piena autonomia dal "tavolo regionale". Questa impostazione mi suona contraddittoria ed incoerente, e non può essere da me condivisa nè compresa dai cittadini e dalle cittadine di Altamura".

Di qui l'invito ad aderire ad un progetto "che è stato consacrato dalle primarie, basato su un programma condiviso e su una coalizione coerente con quella presente al tavolo regionale , aperta a quelle forze politiche positive e volenterose che vogliano concretamente dar vita ad un governo cittadino di cambiamento rispetto al passato nei contenuti e nei metodi. Se accetterete, ne sarò sinceramente contento.Diversamente, ma a malincuore, rispetterò la vostra decisione".

Per il centrosinistra, dunque, è l'ora delle decisioni irrevocabili...