100 milioni di euro per la Città metropolitana di Bari

Dai fondi Pon arriva l'aiuto per mobilità sostenibile, digitalizzazione della pubblica amministrazione e inclusione sociale

martedì 28 ottobre 2014 16.45
Un tesoretto da cento milioni di euro di fondi europei potrebbe essere dirottato sulla neonata città metropolitana di Bari. Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, la nuova legge che istituisce le Città metropolitane dà la possibilità a questi organismi intermedi di gestire risorse dall'Europa in via diretta, senza l'approvazione della Regione. Il Pon Città Metropolitane (Programma operativo nazionale inserito nella programmazione 2014-2020), che il Governo nazionale sta discutendo in questi giorni prevede fondi per 893 milioni di euro da ripartire tra le 10 Città metropolitane (Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia e Reggio Calabria) e le 4 Città metropolitane delle Regioni a statuto speciale (Cagliari, Catania, Messina e Palermo). Attualmente, non è ancora definita una ripartizione delle risorse tra le varie città, ma è prevista una ripartizione fra Regioni obiettivo Convergenza e Regioni obiettivo Competitività.

Per le Regioni obiettivo convergenza in cui è inserita la Puglia insieme a Calabria, Campania e Sicilia, il Pon vale 566 milioni di euro. la principali azioni di intervento riguardano l'Agenda digitale metropolitana, ovvero sfruttare l'informatica e le telecomunicazioni per migliorare l'accesso di cittadini e imprese ai servizi erogati dalle amministrazioni; la sostenibilità dei servizi e della mobilità urbana, con particolare riferimento alla riduzione dei consumi energetici; l'inclusione sociale che mira a ridurre il disagio sociale e l'emarginazione; e da ultimo il potenziamento delle infrastrutture per l'inclusione sociale.
Il Comune di Bari, all'interno di questi ambiti, ha già individuato, sulla base di un'istruttoria condotta dal direttore della ripartizione Enti partecipati e fondi comunitari, un suo programma denominato Bari Smart City e ha sottoscritto nel 2012 con la Regione Puglia un protocollo denominato «Patto per Bari» finalizzato a superare alcune criticità connesse alla chiusura della programmazione 2007-2013 e ad avviare le attività propedeutiche al prossimo ciclo di programmazione 2014-2020 in materia di Agenda urbana da attuare principalmente attraverso il Pon.

Il Dipartimento per lo sviluppo e Coesione economica, che sta lavorando con le 10 città metropolitane, ha già chiesto al Comune di Bari la trasmissione di questo dossier preliminare delle azioni e delle linee d'intervento. Un dossier che punta ad aumentare la mobilità sostenibile nelle aree urbane, a digitalizzare le procedure amministrative, a ridurre, attraverso la riqualificazione di alcune aree urbane e l'efficientemento energetico degli immobili, il disagio abitativo delle famiglie che vivono in aree degradate. Interventi che mirano ad aumentare la legalità nelle aree urbane ad elevata esclusione sociale dando priorità ai quartieri più periferici.
Fondi che, una volta passato il provvedimento, dovrebbero essere dirottati sull'intero territorio.