Inchiesta Altamura, il sindaco Forte sospeso. Le funzioni di sindaco passano ad Enzo Rifino

L'assessore Giovanni Giannini ha rimesso le deleghe al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha deciso di trattenerle per sé in attesa che sulla vicenda si faccia piena chiarezza.
E' questo il primo effetto del terremoto giudiziario che ha coinvolto imprenditori e politici di spicco tra Roma, Bari, Altamura.
"Ringrazio Gianni Giannini per la sensibilità dimostrata, qualità che lo contraddistingue da sempre. Conosco bene la sua competenza e la sua onestà e per questo sono fiducioso che egli saprà dimostrare la sua totale estraneità alle accuse contestate" ha dichiarato Emiliano.

Ad Altamura invece il sindaco Giacinto Forte da questa mattina è sottoposto agli arresti domiciliari con l'accusa di aver accettato una tangente di 15.000,00 euro da parte di due imprenditori, anche essi arrestati, al fine di favorire la BESA COSTRUZIONI s.r.l. nell' aggiudicazione di gare d' appalto in procinto di essere indette dal comune di Altamura, tra le quali quella relativa ai lavori per il riutilizzo delle acque reflue affinate dal depuratore a servizio della città.
I finanziari in mattinata sono arrivati a casa del sindaco per notificare la misura cautelare a suo carico prima di recarsi, in compagnia dello stesso Forte, negli uffici comunali oggetto di minuziose perquisizioni.
In attesa di altre decisioni da parte della Procura di Bari le funzioni di sindaco sono state attribuite al vice sindaco Enzo Rifino nominato in giunta a novembre dello scorso anno con le deleghe specifiche tra cui innovazione tecnologica, spettacolo, politiche giovanili, e la ben piùù complicata delega a gestire la vicenda cava Pontrelli.

A Rifino il delicato compito di gestire la pubblica amministrazione e anche i difficili rapporti con i cittadini altamurani rimasti completamente scossi dalla vicenda.