Un "Museo del pane" nel Palazzo ex sede dell’Acquedotto Pugliese

È una delle ipotesi di riutilizzo, a farla presente i consiglieri Ventricelli e Rella. Tavolo tecnico sui lavori nel tratto Toritto-Altamura della SS 96

martedì 3 maggio 2011 09.56
In questi giorni il Consiglio comunale di Altamura si appresta a decidere l'acquisizione e la destinazione d'uso del Palazzo ex sede dell'Acquedotto Pugliese. «Dopo tanta attesa e i continui solleciti da parte del consigliere regionale Michele Ventricelli e di tutta Sinistra Ecologia e Libertà di Altamura», si legge nel comunicato del Partito, «finalmente la città si vede riconsegnato uno degli immobili storici appartenenti al suo tessuto culturale e architettonico». Il comunicato riporta anche una dichiarazione congiunta del consigliere regionale Michele Ventricelli e del consigliere comunale Lello Rella (Sel): «È una grossa conquista per il patrimonio artistico e culturale della nostra città. Ora occorre capire quale intenzioni ha l'Amministrazione comunale circa la destinazione d'uso dell'immobile che non deve assolutamente essere abbandonato a se stesso. Sarebbe opportuno coinvolgere la cittadinanza sulla questione e interrogare i suoi bisogni, si proceda alla raccolta di idee e proposte di associazioni e cittadini. Sono già in campo ipotesi molto valide, ad esempio la realizzazione del Museo del Pane o a renderlo sede della Consulta delle associazioni» .

In un altro comunicato il consigliere Ventricelli esprime soddisfazione per l'incontro tecnico sullo stato dell'iter per l'avvio dei lavori di messa in sicurezza della Statale 96 nel tratto Toritto-Altamura (II stralcio e I lotto di variante di Altamura), convocato dall'assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati: «Si concluderanno le procedure per gli ultimi pareri in pochi giorni necessari per lo sblocco dei finanziamenti. La Giunta regionale sta assolvendo ad un ruolo fondamentale per il completamento della viabilità della Strada Statale 96 e congiuntamente al compartimento Anas sta assicurando la puntuale definizione delle procedure per avviare i lavori degli ultimi tratti incompleti».