Torna il premio Leonessa di Puglia

Per gli altamurani che si sono distinti in Italia e all'estero

venerdì 18 febbraio 2022 9.45
Dopo oltre cinque anni, torna il premio "Leonessa di Puglia", indetto dall'amministrazione comunale per gli altamurani che si sono distinti in Italia e all'estero. Pubblicato il 15 febbraio sul portale del Comune l'avviso insieme al regolamento. Dalla data di pubblicazione, il termine per presentare le candidature è di 60 giorni.

Il riconoscimento è "a favore di persone fisiche o giuridiche, associazioni o enti, particolarmente benemeriti nell'opera di promozione personale e delle proprie attività nel sociale, nella cultura, nel settore economico-produttivo ad ogni livello, nella politica, ecc".

Finora è stato assegnato sei volte, questa è la settima edizione. Si tratta di "un titolo onorifico che è finalizzato al riconoscimento di pregi, di qualità, di meriti e di impegni nella carriera oppure in periodi temporali circoscritti, ad atti e gesta esclusivi di particolare e significativo interesse, di singoli cittadini contemporanei o deceduti, oppure di associazioni, di enti e/o istituzioni, che nelle rispettive attività sia a livello principale, che a livello hobbistico-amatoriale, si siano distinti nelle arti e nei mestieri siano essi industriali, artigianali e agricoli, nelle professioni intellettuali e manuali, nella cultura, nell'arte, nello sport, nello spettacolo, nella politica, nel sociale ed in ogni altra azione civile, militare e religiosa, che punti, o ha puntato, al rafforzamento dell'immagine della comunità altamurana, dei suoi uomini, dei suoi prodotti, dei suoi mezzi, dei suoi contenuti e di tutte quelle attività di spicco esclusive che danno, o hanno dato lustro alla Città di Altamura sul territorio locale, regionale, nazionale ed internazionale".

Finora sono stati insigniti: alla memoria al nunzio apostolico in Austria mons. Donato Squicciarini (alla memoria) e all'ingegnere chimico Vittorio De Nora; ai compianti Antonio Iervolino e Graziantonio Palasciano; ai medici Pasquale Berloco e Loreto Gesualdo.