Quando Altamura aveva una fiorente Università degli studi

Se ne parla in un convegno a cura del "Coordinamento 1799-2019"

sabato 30 marzo 2019 16.00
Domani (31 marzo), alle ore 10.00, presso il Palazzo Vescovile in corso Federico II di Svevia n.77, è in programma un convegno sull'Università degli studi di Altamura che fu un fiorente centro di studi ed alta formazione dal 1747 al 1821. Era una delle più prestigiose ai tempi dei Borbone.

L'istituzione costituì terreno fertile per quelle idee e per quegli intellettuali che poi diedero vita alla rivoluzione del 1799. Come e perché nacque il piccolo ateneo nella città di Altamura? Che tipo di formazione veniva impartita agli studenti e quale era la ricerca scientifica che praticavano i professori che vi insegnavano? Quali furono le ripercussioni e l'influenza di questa presenza e di questa attività sui fatti rivoluzionari del 1799?

A queste e altre domande risponderanno i relatori del convegno, organizzato dal Coordinamento "Altamura Leonessa di Puglia 1799-2019", in collaborazione con l'Università di Bari e il Seminario di Storia della scienza. Proprio il Palazzo vescovile fu sede dell'Università.

Dopo i saluti di Arcangela Vicenti, presidente del Coordinamento "Altamura Leonessa di Puglia", e della sindaca Rosa Melodia, interverranno in veste di relatori Francesco Paolo De Ceglie, docente di Storia della Scienza dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", e la Barbara Raucci, del Centro Universitario di ricerca "Seminario di Storia della Scienza". Coordinerà Giuseppe Dambrosio in rappresentanza del Coordinamento.

In quel tempo la città, proprio a partire dalla metà del Settecento, registrò una notevole crescita demografica. Era una comunità prospera, con una agricoltura fiorente, sede di una fiera antica, che intratteneva rapporti commerciali con diverse aree del Mezzogiorno d'Italia. In questo contesto l'Università, fondata da ambienti ecclesiastici di formazione illuministica, fu animata da docenti di estrazione laica. Infatti, accanto alle tradizionali discipline umanistiche, furono sviluppate quelle giuridiche e mediche e, in seguito, le scienze matematiche, la chimica, la botanica e la mineralogia.

Durante il convegno, intitolato appunto "L'Università degli Studi di Altamura 1747-1821", verranno proposti frammenti di poesia, musica, arte con le voci recitanti di Silvia Teot, Irma Marvulli, Francesca Caputo, Angelica Incampo, il violino di Laura Paternoster, le maioliche di Paolo Lorusso e il contributo del Liceo Classico Cagnazzi.